Solidarietà: a Catania una chiave benedetta dal Papa “aprirà” una casa per persone senza dimora. Al via progetto “13 case” per il Giubileo

Saranno i papà in difficoltà di Catania a beneficiare di una delle tredici chiavi benedette da Papa Francesco domenica scorsa in occasione della Giornata mondiale dei poveri. Le chiavi in bronzo, scolpite dall’artista cattolico Timothy Schmalz, sono simbolo dei primi tredici alloggi del Progetto “13 case” per il Giubileo, iniziativa dell’Alleanza della Famiglia Vincenziana, Famvin, con le persone senzatetto (Fha): in Italia la prima verrà dunque realizzata a Catania e si chiamerà “Abbà padre”. Il progetto promuoverà soluzioni abitative fino a novembre 2025 in Siria, Australia, Brasile, Cambogia, Repubblica Centrafricana, Cile, Costa Rica, Italia, Senegal, Tanzania, Tonga, Regno Unito e Ucraina.
Il progetto si inserisce nell’Anno Giubilare 2025 il cui motto è “Pellegrini di Speranza” e, nello spirito del carisma vincenziano, ha come scopo l’aiuto concreto alle famiglie che vivono nella condizione di senzatetto. Il numero 13, ricorrente, non è casuale: fu proprio San Vincenzo de’ Paoli che destinò parte di una eredità personale per acquistare 13 case per coloro che ne erano sprovveduti con l’intento che, una volta integrati nella società, potessero lasciarle ad altri. Da qui l’idea di dare vita alla “Campagna 13 Case” che dal 2018 ha ospitato e aiutato oltre 10.000 persone in 70 Paesi del mondo, con l’obiettivo, durante l’Anno Giubilare, di coinvolgere ancora più Paesi e comunità.
Quella che sorgerà a Catania sarà parte del progetto dell’Agorà della Carità che nasce dalla Locanda del Samaritano odv, da sempre impegnata al fianco dei più vulnerabili. L’Agorà della Carità sarà realizzata grazie alla generosità delle Figlie della Carità di San Vincenzo de’ Paoli, che hanno concesso in comodato d’uso gratuito uno spazio di 5000 metri quadrati al centro di Catania, di cui una parte è già in uso per accogliere donne vittime di violenza, uomini e donne italiani e stranieri senza dimora, in un gruppo appartamento. Questo spazio sarà fondamentale per ampliare le strutture di ospitalità della Locanda ma anche di reintegrazione nel tessuto sociale attraverso piccole esperienze lavorative (attività, laboratori, bed&breakfast).

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