“Gli abusi avvengono perlopiù tra pareti di vita quotidiana e da parte di persone familiari o comunque vicine ai minori; quando si consumano nell’ambiente ecclesiale, deformano il volto della Chiesa, ne frantumano la credibilità, al pari del tentativo di minimizzare o di insabbiare, che permette così al male di dilagare”. Lo ha scritto mons. Ivan Maffeis, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve nella “cartolina-riflessione” di apertura della Newsletter diocesana di questa settimana in occasione della IV Giornata nazionale di preghiera per le vittime e i sopravvissuti che si celebra oggi, 18 novembre.
Il presule, che dallo scorso 4 novembre è il nuovo vescovo delegato dalla Conferenza episcopale umbra (Ceu) per il Servizio regionale Tutela minori e persone vulnerabili, richiamandosi al tema della Giornata 2024, “Ritessere la fiducia”, precisa che “è un compito affidato al filo sottile dell’ascolto delle vittime, della prossimità e della cura; al filo robusto della verità e della giustizia; a quello che intreccia prevenzione e protezione per relazioni e luoghi rispettosi della sacralità di ogni persona”.