Abusi sui minori: Caffo (Telefono Azzurro), “scardinare la bolla di silenzio”

“Quella che ancora oggi circonda – per omertà, per paura, per arretratezza tecnologica di chi deve tutelare e prevenire – il fenomeno dell’abuso e della violenza sessuale su bambini e adolescenti è una terribile bolla di silenzio che deve essere essere scardinata. È invece necessario affrontare questi temi attraverso alleanze e reti internazionali, poiché un fenomeno globale, come quello degli abusi e delle nuove tecnologie ha bisogno di soluzioni e risposte globali. Per questo il nostro impegno come Fondazione si estende alla dimensione internazionale attraverso la partecipazione a network internazionali, come Inhope, Child Helpline International e WeProtect Global Alliance, assieme a partner provenienti da tutto il mondo e ugualmente dedicati alla condivisione di best practices per mantenere al centro la sicurezza e il benessere dei bambini”. Lo ha detto oggi Ernesto Caffo, presidente di Fondazione Sos Telefono Azzurro, intervenendo all’evento “Diamo voce al silenzio: ascoltare i bambini e gli adolescenti vittime di abuso sessuale per sviluppare nuovi interventi di aiuto e di tutela” organizzato a Palazzo Chigi in occasione della Giornata internazionale per la protezione dei minori contro l’abuso e lo sfruttamento sessuale.
Da una ricerca svolta da Inhope, il Csam generato digitalmente è illegale in 40 Paesi dei 61 paesi mappati. In Ungheria, Romania, Olanda, Spagna e Svezia è considerato illegale ma dipende dal contesto. In Albania, Austria, Colombia e Messico la legalità di questo materiale è determinata esclusivamente dal contesto. In Colombia e Messico, ad esempio, non costituisce un reato perché non raffigura persone reali.
Il Csam generato digitalmente non è illegale in Bahrain, Danimarca, Finlandia, Giappone, Moldavia, Slovacchia e Ucraina. In Giappone è illegale se vengono mostrati esplicitamente i genitali, mentre in Finlandia, ad esempio, se il materiale è chiaramente generato digitalmente è considerato legale.
Da alcuni anni gli autori dello sfruttamento sessuale dei minori trasmettono gli abusi in live-streaming. In caso di video in diretta si rende sempre più necessario un intervento di emergenza per salvaguardare un minore in crisi. “Le strutture della giustizia penale – fa notare Telefono Azzurro – spesso non sono tuttavia progettate per essere così agili”. 32.210.368: è questo il numero delle segnalazioni di presunti casi di sfruttamento sessuale di minori; di queste, 63.892 sono stati giudicati “urgenti” o riguardanti un bambino in “pericolo immediato”. Per Internet Watch Foundation (Iwf) – ricorda Telefono Azzurro – il 2023 è stato l’anno in cui la presenza di immagini di abusi sessuali di minori su web ha raggiunto il suo massimo. Il 90% di materiale prodotto con IA generativa esaminato dagli esperti Iwf è stato valutato sufficientemente realistico da essere considerato Csam. Il nostro Paese, secondo il Global Index Data di Out of the Shadows del 2022, è fin troppo carente sotto il profilo della prevenzione: l’Italia è infatti al 45° posto su 60 Paesi esaminati dal Global Index.

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