“È solo attraverso la pratica della tolleranza che il primo dei princìpi della Croce Rossa, l’umanità, può esprimersi nel suo significato più profondo. Per questa ragione, oggi, vogliamo celebrare la Giornata internazionale della tolleranza ricordando l’impegno di volontarie e volontari che quotidianamente agiscono animati da questo valore”. Lo ha dichiarato il presidente della Croce Rossa italiana, Rosario Valastro, in occasione della Giornata internazionale istituita dall’Onu nel 1996. “La tolleranza è rispetto e accettazione della diversità, apertura verso culture differenti dalla propria, è rifiuto di ogni forma di marginalizzazione, esclusione, violenza nei confronti dell’altro. Essere tolleranti è il primo passo verso la pace. Lo dobbiamo ricordare sempre, specialmente in questi tempi di sanguinosi conflitti in cui intolleranza significa essere indifferenti al rispetto dei diritti umani e in cui l’applicazione del Diritto internazionale umanitario sembra essere diventata una chimera. Ma non lo è per la Croce Rossa, che proprio in questi giorni, a Roma, ha organizzato il XVIII Convegno nazionale di Diritto internazionale umanitario della Cri. Un evento di tre giorni, il 15, 16 e 17 novembre, per riaffermare l’importanza della conoscenza e della diffusione del Diritto internazionale umanitario, soprattutto a fronte del contesto internazionale attuale. Un’occasione per dire, ancora una volta, che i civili, le strutture e gli operatori sanitari, gli operatori umanitari, non sono un bersaglio e che le guerre hanno delle regole e devono essere rispettate”.