“Sono molto contento di questo incontro, che esprime l’apertura al mondo della Biblioteca Apostolica Vaticana. Un’apertura che ho chiesto espressamente a Mons. Zani quando l’ho chiamato a questo servizio; gli ho detto: Vai e apri!”. Ha esordito con queste parole, Papa Francesco, ricevendo questa mattina, nel Palazzo Apostolico Vaticano, i partecipanti al Convegno della Biblioteca Apostolica Vaticana “Conservata et perlecta aliis tradere. Biblioteche in dialogo”, che si svolge dal 14 al 16 novembre. Le biblioteche – ha poi aggiunto il Papa – “sono chiamate a trasmettere il patrimonio del passato secondo modalità significative per le nuove generazioni, che vivono immerse in una cultura liquida, e dunque necessitano di ambienti solidi e formativi, accoglienti e inclusivi per poter elaborare nuove sintesi, capaci di fare presa sul presente e guardare con speranza al futuro. Una missione, la vostra, davvero entusiasmante”.
Ai partecipanti al convegno Francesco ha indicato “come figura di riferimento” quella del Papa Pio XI, Achille Ratti, che alcuni studiosi chiamano “il Papa bibliotecario”. “Uomo attivo e concreto, curioso verso i campi della scienza e i mezzi di comunicazione di massa, promosse l’importanza delle biblioteche in un momento storico estremamente difficile, tra le due guerre mondiali. Mentre la cultura europea degenerava in ideologie tra loro opposte, il Papa dotò la Biblioteca Vaticana di nuovi spazi; favorì catalogazioni sistematiche; aprì una scuola pratica per bibliotecari. Da lui protetta, la Biblioteca divenne luogo sicuro per tanti studiosi, anche per quelli perseguitati dai regimi totalitari, ai quali il Papa si oppose sempre fermamente. Era un’epoca di regimi totalitari. Pio XI ci fa riflettere per l’intraprendenza, il coraggio e la concretezza dell’opera che ha realizzato. Oggi, infatti, abbiamo di fronte sfide culturali e sociali altrettanto decisive, da affrontare col necessario aggiornamento”.