Arte e salute: Roma, inaugurata “Resilienze. Quando la cura si fa arte” in mostra le opere dei giovanissimi pazienti oncoematologici del Bambino Gesù

(Foto Sir)

“Resilienze: Quando la cura si fa arte”: è il titolo della mostra inaugurata ieri pomeriggio presso la Curia Generalizia della Compagnia di Gesù (Borgo Santo Spirito, 3A/4), per iniziativa delle associazioni senza scopo di lucro “Davide Ciavattini Onlus” e “Edoardo Marcangeli”. L’esposizione raccoglie numerose opere realizzate, con tecniche diverse, da bambini, adolescenti e giovani adulti in cura presso il Dipartimento di Onco-ematologia dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, supportate dalle pedagogiste, assistenti ludiche e maestre d’arte delle due associazioni. Al taglio del nastro l’esibizione del coro “Scuola polifonica romana” e i saluti di Adelfo Marcangeli e Alessandro Pinci, presidenti rispettivamente dell’associazione “Edoardo Marcangeli” e “Davide Ciavattini Onlus” che hanno ricordato che “la mostra rappresenta la tappa conclusiva di un percorso iniziato oltre un anno fa, durante il quale l’arte è stata non solo un potente strumento di empowerment, attraverso il quale i giovani hanno potuto esplorare sé stessi e le proprie potenzialità, ma anche un mezzo per creare un ponte tra il mondo dell’ospedale e la vita al di fuori di esso”. Erano presenti numerosi medici, infermieri e operatori sanitari dell’ospedale pediatrico e tante famiglie dei pazienti, autori delle opere che hanno messo in evidenza grandi doti artistiche. Il progetto, infatti, ha messo a frutto “i benefici dell’arte e della stimolazione della creatività, facendo emergere il talento di ogni bambino, adolescente e giovane ragazzo e ragazza coinvolti e migliorare la loro qualità di vita durante la degenza”. Significativi i messaggi e le didascalie che ‘raccontano’ lo spirito e la forza con cui gli artisti in erba hanno prodotto le loro opere: “senza paura” (Sebastian), “il coraggio di vivere” (Giulia), “Chiudo gli occhi e vedo” (Sara), “Ho sofferto tanto per la mia malattia, ma ho il cuore pieno di gioia…” (Fabiana).

Le pedagogiste, le assistenti ludiche e le maestre d’arte delle due associazioni accreditate nel Dipartimento di Onco-ematologia del Bambin Gesù sono così riuscite a dare ai pazienti “l’opportunità di ‘uscire’ dalla realtà ospedaliera; facilitare lo spostamento dell’attenzione dalla malattia e dalla cura alle proprie risorse e alle proprie potenzialità e la socializzazione”. Tutto questo applicando metodi tipici della ‘Pedagogia attiva’, attraverso la quale i partecipanti sono protagonisti attivi della loro esperienza e sollecitati alla narrazione e all’espressione di sé. Per questi motivi la mostra è “un’occasione unica per rafforzare il legame tra cura e comunità, sensibilizzando la società sul tema delle malattie onco-ematologiche, ma con un messaggio in più: non è la malattia che ti definisce, ma la ‘tua’ meravigliosa, creativa forza interiore”. La mostra è aperta ancora oggi dalle 15 alle 18.30.

Adelfo Marcangeli (a sx) e Alessandro Pinci (al centro) (Foto Sir)

Oltre all’attività interna al Bambin Gesù le Associazioni “Davide Ciavattini” ed “Edoardo Marcangeli”, gestiscono anche alcune case d’accoglienza gratuita per famiglie e bimbi in cura per gravi malattie onco-ematologiche, offrendo loro assistenza sociale e psicologica, favorendo la ricerca e promuovendo l’acquisto di apparecchiature ed il miglioramento delle strutture destinate ad accogliere i bambini. Per informazioni: www.assoedoardomarcangeli.org e www.associavattini.it.

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