Venerdì 22 novembre, nella Sala regia del Palazzo apostolico, avrà luogo la cerimonia di conferimento del Premio Ratzinger a Cyril O’Regan, professore di Teologia presso la Notre Dame University (Usa), e a Etsurō Sotoo, scultore (Giappone/Spagna). La cerimonia avrà inizio alle ore 17 e sarà presieduta dal card. Pietro Parolin, segretario di Stato di Sua Santità. Dopo il saluto di benvenuto da parte di padre Federico Lombardi, presidente della Fondazione Vaticana Joseph Ratzinger-Benedetto XVI, seguirà la presentazione dei premiati da parte dell’arcivescovo Salvatore Fisichella, pro-prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione, e del card. Gianfranco Ravasi, presidente emerito del Pontificio Consiglio della Cultura. I premiati prenderanno quindi la parola.
Sono previsti intermezzi musicali a cura dell’Ensemble Falconieri (Musica Antica).
La cerimonia sarà anche trasmessa in diretta sulla Pagina Facebook della Fondazione.
Il Premio Ratzinger è l’iniziativa principale promossa dalla Fondazione Ratzinger. Esso viene attribuito, secondo quanto stabilito dagli Statuti, a “studiosi che si sono contraddistinti per particolari meriti nell’attività di pubblicazione e/o nella ricerca scientifica”. Negli anni recenti, l’ambito dei premiati si è allargato anche alle arti esercitate con ispirazione cristiana.
Le candidature per il Premio vengono proposte al Santo Padre, per la sua approvazione, dal Comitato scientifico della Fondazione.
Il Premio è stato attribuito annualmente, a partire dal 2011, ogni volta a due (eccezionalmente tre) studiosi. Con questa edizione, i premiati raggiungeranno in totale il numero di 30. Si tratta principalmente di personalità eminenti negli studi di Teologia dogmatica o fondamentale, di Sacra Scrittura, Patrologia, Filosofia, Diritto, Sociologia, o nell’attività artistica, nella musica, nell’architettura e ora anche nella scultura. A conferma dell’orizzonte culturale mondiale del Premio, le personalità insignite vengono da ben 18 Paesi diversi, nei cinque continenti: Germania (7), Francia (4), Spagna (3), Italia (2), Australia, Brasile, Burkina Faso, Canada, Estonia, Giappone, Gran Bretagna, Grecia, Irlanda, Libano, Polonia, Stati Uniti, Sudafrica, Svizzera.
I premiati non sono solo cattolici, ma anche appartenenti ad altre confessioni cristiane – un anglicano, un luterano, due ortodossi – e uno è di religione ebraica.
La mattina del 22 novembre, alle ore 7.15, sarà celebrata la messa mensile nella memoria di Benedetto XVI nelle Grotte Vaticane, presso la sua tomba (prevista di consueto l’ultimo sabato del mese, ma anticipata in occasione del Premio Ratzinger). Sarà presieduta dall’arcivescovo Georg Gänswein, nunzio apostolico in Lituania, Estonia e Lettonia. Successivamente, i due premiati saranno ricevuti da Papa Francesco.
Il pomeriggio precedente, 21 novembre, nell’Aula Pia dell’Università LUmsa di Roma (Via di Porta Castello, 44), si svolgerà inoltre la presentazione del volume XIII dell’edizione italiana dell’Opera Omnia di Joseph Ratzinger-Benedetto XVI: “In dialogo con il proprio tempo”, pubblicato dalla Libreria Editrice Vaticana, che raccoglie i libri-intervista e le interviste di Joseph Ratzinger-Benedetto XVI. L’incontro avrà inizio alle ore 17.
Dopo i saluti di Francesco Bonini, rettore dell’Università Lumsa, di Lorenzo Fazzini, responsabile editoriale della Lev, e di padre Federico Lombardi, presidente della Fondazione Vaticana Joseph Ratzinger-Benedetto XVI, interverrà l’arcivescovo Georg Gänswein, in dialogo con Gian Guido Vecchi, vaticanista de Il Corriere della Sera. L’incontro sarà moderato da Pierluca Azzaro, traduttore e curatore dell’Opera Omnia di Joseph Ratzinger-Benedetto XVI.
La partecipazione all’incontro è libera. Chi desidera intervenire è pregato di comunicare la propria presenza all’indirizzo mail: ufficiostampa.lev@spc.va.