Diocesi: mons. Raspanti (Acireale), “i santi non sono eroi mondani, ma testimoni di carità vicini ai più deboli e sofferenti”

Alla festa della traslazione delle reliquie di santa Venera, patrona di Acireale, tenutasi ieri, giovedì 14 novembre, non sono mancati messaggi di speranza e solidarietà dopo l’emergenza alluvionale che ha colpito il comune della città metropolitana di Catania. Mons. Antonio Raspanti, vescovo di Acireale, ha celebrato nel tardo pomeriggio la messa pontificale, dedicando un pensiero alle comunità colpite dall’alluvione, e ringraziando anche Santa Venera per la protezione concessa a Acireale e lodando l’impegno di istituzioni e volontari che, con dedizione, sono stati vicini alla popolazione. Durante l’omelia, mons. Raspanti ha riflettuto sulla vita e il martirio di santa Venera, sottolineandone il significato come risposta cristiana al male e all’ingiustizia: “I santi – ha ricordato Raspanti – non sono eroi mondani, ma testimoni di carità e amore cristiano, vicini ai più deboli e sofferenti. Santa Venera rappresenta per tutti un invito alla conversione, a rinunciare a egoismi, divisioni e guerre, per diventare portatori di speranza e testimoni di una fede autentica”. Messaggio di speranza condiviso anche dal sindaco di Acireale Roberto Barbagallo: “Santa Venera, patrona della città, ci guidi e ispiri nel superare le difficoltà, aiutandoci a guardare al futuro con fiducia e coraggio”. La festa è terminata con la preghiera di affidamento a Santa Venera di don Mario Fresta, cappellano della Reale Cappella e parroco della cattedrale, e con il presidente della deputazione della Reale Cappella, Salvo Iannuli, che hanno espresso parole di gratitudine e augurio per la comunità.

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