Lunedì 18 novembre, alla Fondazione Ambrosianeum di Milano, è previsto un concerto di apertura della mostra fotografica “Metamorfosi”. “Metamorfosi”, precisa un comunicato dell’Ambrosianeum, è un progetto della Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti che prevede la trasformazione delle barche dei migranti approdate a Lampedusa in strumenti musicali, presso il laboratorio-liuteria del carcere di Opera a Milano. Tre fotografi, Barbara Cardini, Leandro Ianniello e Margherita Lazzati, hanno documentato con le loro opere questa “storia di trasformazione di un legno destinato alla rottamazione che, attraverso il lavoro di maestri liutai e persone detenute, diventa musica e testimonianza di un dramma contemporaneo che vede il Mediterraneo non più come luogo d’incontro di culture ma come il più grande cimitero d’Europa”. “La sensibilità dei tre fotografi dunque rende onore a questa metamorfosi e lo scatto restituisce allo scarto bellezza e armonia”.
Suggestiva anche l’ambientazione della mostra: lo spazio espositivo in realtà è nato a fine 1500 e oggi è sede della Fondazione Ambrosianeum. “Siamo ben lieti di portare nel cuore di Milano la metamorfosi dei barconi di Lampedusa e la straordinaria testimonianza di un percorso artistico che mette al centro la vita. Per l’occasione sarà anche possibile visitare un luogo solitamente chiuso al pubblico, il fienile, ovvero l’ultimo piano della Rotonda del Pellegrini, che ospiterà una sezione della mostra fotografica”, commenta Fabio Pizzul, presidente della Fondazione Ambrosianeum.
Lo scorso 14 ottobre il presidente Sergio Mattarella, durante un incontro svoltosi presso l’Ambrosianeum, ha sensibilizzato i presenti verso la causa dei migranti, ricordando che “non sono i manufatti, gli edifici a comporre una città ma sono le persone”.
L’inaugurazione della mostra sarà lunedì 18 novembre alle ore 18 all’Ambrosianeum con una presentazione e un concerto di alcuni strumenti del mare: violino, violoncello, chitarra, cajon e liuto arabo, suonati dai musicisti della Piccola Orchestra dei popoli. Saranno le stesse persone detenute impegnate nel progetto “Metamorfosi”, a occuparsi dell’apertura e della chiusura della mostra, consentendo di visitarla e di partecipare alle varie iniziative in programma dal 18 al 23 novembre, tutte a ingresso libero.