“Il Parlamento europeo voterà la prossima Commissione il 27 novembre. C’è ancora tempo”. Ci prova la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, a raffreddare gli animi a Bruxelles. Le audizioni dei sei vicepresidenti in pectore del collegio guidato da Ursula von der Leyen hanno mostrato le profonde divisioni tra le forze della cosiddetta “maggioranza Ursula” che a luglio aveva votato la fiducia alla politica tedesca per un secondo mandato. In particolare sono le nomine della socialista spagnola Teresa Ribera e del conservatore italiano Raffaele Fitto a dividere da una parte i Popolari e dall’altra Socialdemocratici e Liberali. I Verdi sembrano sfilarsi dalla partita. Un ulteriore commissario a rischio è l’ungherese del partito di Orban, Oliver Varhelyi.
La stessa Ursula von der Leyen ha dichiarato di essere in contatto con tutti i gruppi politici per una mediazione.
I Popolari sottolineano le responsabilità della Ribera sui disastri di Valencia (forse anche per coprire le responsabilità del governatore della regione valenciana, il popolare Carlos Mazon). I Socialdemocratici imputano invece a Fitto di far parte di una forza politica, l’Ecr, che non ha sostenuto la Von der Leyen, avendo complessivamente un atteggiamento anti-Ue. Alle recriminazioni e agli sgambetti europei, si sommano quelli nazionali, relativi alla situazione politica interna spagnola e italiana. Il tutto mentre i due più grandi Paesi Ue, Germania e Francia, stanno attraversando una situazione politica interna di estrema instabilità (la Germania, in particolare, andrà alle elezioni anticipate nel 2025).
In questo clima surriscaldato arriva la dichiarazione di oggi della Metsola, relativa la voto di fiducia alla Commissione programmato nella plenaria dell’Europarlamento il 27 novembre per consentire al collegio di entra in piena funzione il successivo 1° dicembre. La situazione potrebbe chiarirsi il 20 novembre, quando la Conferenza dei presidenti del Parlamento sarà chiamata a chiudere la procedura delle audizioni e a dare il via libera al voto del 27 novembre.
Dunque Roberta Metsola afferma: “Questa Camera è pienamente impegnata a far entrare in carica la nuova Commissione. Questa è una nostra responsabilità e la prendiamo molto seriamente. Soprattutto se guardiamo a ciò che sta accadendo nel mondo”, tra conflitto in Ucraina e in Medio Oriente, nuova presidenza Usa, possibile guerra commerciale con gli Stati Uniti e la Cina, la conferenza di Baku sul clima che rischia di fallire per il passo indietro statunitense sul contrasto al cambiamento climatico.
“I primi mesi di ogni nuova legislatura sono sempre difficili, ma ciò che è importante è che lavoriamo insieme”, specifica Metsola. “Abbiamo bisogno di stabilità in tempi di cambiamento. Detto questo, il lavoro continua, le decisioni vengono prese, i processi legislativi sono in corso. Ciò che i cittadini si aspettano da noi è che continuiamo a fornire assistenza all’Ucraina, alla competitività europea e al prossimo bilancio a lungo termine dell’Ue”.