“In un ambiente di dialogo istituzionale e mutuo rispetto”, i vescovi messicani, riuniti in questi giorni in assemblea plenaria, hanno incontrato ieri la presidente della Repubblica, Claudia Sheinbaum. Durante l’incontro, secondo una nota diffusa dalla Conferenza episcopale (Cem) e pervenuta al Sir, i vescovi “hanno avuto un dialogo franco e costruttivo su questioni fondamentali che interessano il popolo messicano”. “Tra le priorità affrontate sono state la costruzione della pace nelle nostre comunità, il rafforzamento dello Stato di diritto, nonché il mantenimento dell’equilibrio tra i poteri della nazione. della nazione. Esprimiamo inoltre la necessità di costruire ponti di dialogo che favoriscano l’unità nazionale, elemento indispensabile per raggiungere la pace e lo sviluppo globale a cui il nostro Paese anela”.
Si legge, ancora, nella nota della Cem: “Come pastori vicini alla realtà quotidiana del nostro popolo, affrontiamo le preoccupazioni più urgenti che riguardano direttamente le famiglie messicane: la sicurezza nelle nostre comunità, la situazione di povertà che affligge tanti nostri fratelli e sorelle, l’accompagnamento delle madri che cercano i figli desaparecidos nel loro instancabile lavoro e la necessità di garantire l’accesso alle cure spirituali per i malati negli ospedali. Ribadiamo, inoltre, il nostro incrollabile impegno per la difesa della vita in tutte le sue fasi e della dignità della persona umana. Inoltre, i vescovi, preoccupati per la realtà che il nostro popolo sta vivendo, condividono con il Presidente la nostra profonda preoccupazione per la situazione di violenza che colpisce diverse regioni del Paese, così come per la devastazione delle nostre risorse naturali. Riconosciamo gli sforzi compiuti per affrontare le cause sociali di questi problemi, ma sottolineiamo la necessità di strategie più efficaci per il disarmo dei gruppi criminali e la protezione delle nostre comunità”.
La Chiesa messicana conclude confermando “il suo impegno per la costruzione della pace e ribadisce la sua disponibilità a collaborare, a partire dalla sua missione pastorale ed evangelizzatrice, all’attuazione dell’Agenda nazionale per la pace, riconoscendo l’urgenza di unire gli sforzi in un dialogo nazionale tra autorità e società civile, per raggiungere questo obiettivo comune”.