Diocesi: mons. Rumeo (Noto), “scrutare con sapienza i segni dei tempi”

“Genesi d’amore. Ritorniamo al Vangelo di Gerusalemme”. Questo il titolo della nuova lettera pastorale di mons. Salvatore Rumeo, vescovo di Noto, presentata il 13 novembre a Rosolini presso la chiesa Madre di San Giuseppe. Occasione durante la quale don Antonio Romano, primo dei due relatori, ha offerto ai presenti una chiave di lettura della lettera. Quest’ultima fa riferimento a una Chiesa che non può trascendere dal contesto sociale e culturale di ogni territorio, se intende continuare a trasmettere all’uomo gli insegnamenti del Vangelo. “Questo è il sogno per la nostra Chiesa locale – scrive mons. Rumeo – una Chiesa che sappia leggere e scrutare con sapienza i segni dei tempi a beneficio della fede. Non c’è cristianesimo senza vera fede: il resto non conta nulla”. Don Ignazio La China ha invece presentato il cammino fatto in diocesi durante l’esperienza dei tavoli sinodali. Anche in quest’ultima occasione è emersa la necessità di una Chiesa che rappresenti una guida spirituale nella vita dell’uomo. “Nei tavoli sinodali – ha evidenziato don Ignazio La China – è emersa inoltre l’esigenza di una formazione pastorale adeguata, formazione che corrisponde a un vero e proprio “tirocinio” del Vangelo, per una comunità che lo pratichi e lo traduca nel vissuto concreto e quotidiano”. Nell’anno pastorale 2024-2025 la comunità diocesana di Noto, impegnata nella celebrazione del Giubileo, sta portando avanti percorsi di vita cristiana, segno profetico di una Chiesa capace di incontrare tutti per testimoniare e condividere la bellezza dell’incontro con Cristo.

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