“Questo sarà il primo Giubileo dei cammini. Una volta a Roma ci si andava a piedi, d’accordo, ma dall’avvento della meccanizzazione la gente partecipa al Giubileo, si reca a Roma, con i mezzi ordinari: auto, aereo, treno etc… Ma in questo Giubileo tornerà ad andarci anche a piedi. Perché nel frattempo è nata una rinnovata cultura del pellegrinaggio. Moltissime persone hanno fatto un’esperienza di cammino, c’è una bella rete di cammini in Italia. E dunque, questa medaglia proposta dalla Zecca di Lucca – la più antica Zecca d’Europa – che rappresenta l’arrivo dei pellegrini a Roma dice esattamente questo: quello del 2025 sarà il Giubileo dei cammini. Inoltre interpreta a pieno il tema del Giubileo che è ‘Pellegrini di speranza’. Quindi diciamo che l’esperienza del pellegrinaggio va sottolineata e rappresenta un cammino diretto a una meta di speranza. Invita a ravvivare, come dice Papa Francesco, la nostra vita di cristiani nel segno della speranza”. Lo ha detto, stamattina, mons. Paolo Giulietti, arcivescovo di Lucca, in occasione della presentazione della medaglia del Giubileo, nel palazzo arcivescovile di Lucca.
Camminare insieme verso un futuro migliore, guidati dalla fede in Cristo risorto e dalla volontà di costruire un mondo migliore. È questo il concetto sottolineato dal motto del Giubileo 2025, che recita “Peregrinantes in spem”, ossia “Pellegrini di speranza”.
L’idea stessa di pellegrinaggio suggerisce la dimensione comunitaria della Chiesa: siamo tutti in cammino insieme, nessuno è solo nella sua ricerca di salvezza, nella sua volontà di riconciliarsi con Dio e con il prossimo. Anzi, il pellegrinaggio è proprio un’occasione per testimoniare la gioia del Vangelo, condividere la fede con il mondo e costruire un futuro di pace.
Nella medaglia, il cammino, ancor più importante, come quello compiuto a livello spirituale dai cattolici in occasione dei Giubilei è simboleggiato in chiave moderna, da quattro giovani esultanti di fronte ai quali si affaccia, per la prima volta, la capitale della cristianità, l’Urbe sul cui profilo svetta la cupola di San Pietro. Gli zaini in spalla – fardello simbolico del peso e dell’angoscia che gravano su ogni essere umano a causa delle sofferenze del mondo – al raggiungimento della meta si fanno più lievi e la sottile croce nel cielo rende visibile la presenza del Cristo e della sua misericordia.
Quanto alle due ancore poste lungo il bordo, simboleggiano la speranza: “l’ancora di speranza” è infatti il nome che nel gergo marinaresco viene dato all’ancora di riserva, usata dalle imbarcazioni per compiere manovre di emergenza per stabilizzare la nave durante le tempeste.
I quattro ragazzi, la croce, l’ancora: tutti elementi fondamentali e il messaggio del simbolo dell’Anno santo trasposti in una moderna e suggestiva visione artistica e impressi nel metallo sotto forma di medaglia. Una medaglia da conservare per ricordare una pagina di storia, il Giubileo 2025.
Info: telefono 0583.582320; mail info@zeccadilucca.it; web www.zeccadilucca.it; Facebook www.facebook.com/anticazeccadilucca.