Un presidio innovativo, progettato sulla base dei bisogni dei pazienti, dove anche i familiari e i caregiver trovano l’accoglienza e le risposte alle esigenze quotidiane di cura. È con queste caratteristiche che si presenta la nuova struttura sanitaria, inaugurata oggi a Roma in via Bogliasco da Gemelli Medical Center, società benefit facente capo all’Università Cattolica del Sacro Cuore. Il centro offre anzitutto cure palliative a 30 persone in regime residenziale e a 120 in assistenza domiciliare, in continuità con la storica sede di via Pineta Sacchetti, come struttura privata accreditata con la Asl Roma 1, nell’ambito del Servizio Sanitario Regionale del Lazio.
Tutti gli ambienti sono stati concepiti per rispondere alle esigenze dei pazienti e dei loro familiari: ciascuna delle 30 camere dispone di pareti insonorizzate e spazi verdi al piano terra.
“Gemelli Medical Center amplia l’offerta sanitaria con nuovi settori e attività che verranno concordati con l’Università Cattolica, in collaborazione con la Fondazione Policlinico Gemelli; sarà inoltre valorizzata la partnership strategica tra Policlinico, Gemelli Isola Tiberina e Gemelli a Casa, la società del nostro network sanitario che si caratterizzerà sempre più per un approccio all’assistenza domiciliare multidisciplinare che punta su nuove tecnologie digitali e telemedicina. Il centro che inauguriamo oggi, dunque, rappresenta un salto di qualità per dare risposte concrete ai bisogni delle persone che necessitano di cure palliative e ai loro familiari, realizzate anche grazie agli ampi spazi di verde, gli interni e le stanze pensate per dare adeguata e confortevole ospitalità pure ai caregiver”, ha dichiarato il presidente di Gemelli Medical Center, Pier Francesco Meneghini.
“In vista dell’anno del Giubileo della speranza, voluto da Papa Francesco, è difficile immaginare un segno di speranza più tangibile di questa opera. Il nuovo centro guarda al futuro sia per la disponibilità di spazi arricchiti dal punto di vista tecnologico sia in termini delle competenze mediche, in collaborazione con il Policlinico Gemelli. Ma la struttura è anche fortemente ancorata alle nostre radici: ricordo lo scritto con cui padre Agostino Gemelli, fondatore del nostro Ateneo, spiegava perché ci fosse bisogno di una facoltà di medicina di ispirazione cattolica, pensando all’assistenza nella parte finale di vita del malato”, ha affermato il rettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Elena Beccalli.
“Siamo lieti che la storia di questa struttura sia già iniziata. Sto pensando a tutte le famiglie che, nella fase terminale della vita del loro caro, sono costrette a mettersi in lista d’attesa per ricevere le cure. Venire incontro a questo momento penso sia un altro passo per dire chi è l’uomo per noi fino all’ultimo respiro”, ha commentato il vescovo delegato della Pastorale sanitaria del Vicariato di Roma, mons. Benoni Ambarus.