“In mezzo al profluvio interminabile di parole dette e scritte su Dio, sulla Chiesa e sulla santità – che pochissimi, o nessuno, è in grado di leggere e capire per intero – lei ci suggerisce due sole parole che tutti, anche i più semplici, possono pronunciare in ogni occasione: ‘Eccomi’ e ‘fiat’”. Lo ha detto il Papa, nella catechesi dell’udienza di oggi, dedicata al rapporto tra lo Maria e lo Spirito Santo. “Maria è colei che ha detto sì al Signore e con il suo esempio e la sua intercessione ci spinge a dire anche noi il nostro sì a lui, ogni volta che ci troviamo dinanzi a una obbedienza da attuare o a una prova da superare”, ha spiegato Francesco, secondo il quale “in ogni epoca della sua storia, ma in particolare in questo momento, la Chiesa si trova nella situazione in cui la comunità cristiana era all’indomani dell’Ascensione di Gesù al cielo. Deve predicare il Vangelo a tutte le genti, ma è in attesa della potenza dall’alto per poterlo fare”. Tra la Madonna e lo Spirito Santo “c’è un vincolo unico, eternamente indistruttibile, che è la persona stessa di Cristo, concepito per opera dello Spirito Santo e nato da Maria Vergine, come noi recitiamo nel Credo”, ha fatto n notare il Papa facendo riferimento alla Pentecoste, dove i discepoli erano riuniti attorno alla madre di Gesù. “L’evangelista Luca volutamente mette in risalto la corrispondenza tra la venuta dello Spirito Santo su Maria nell’Annunciazione e la sua venuta sui discepoli a Pentecoste, usando alcune espressioni identiche nell’uno e nell’altro caso”, ha ricordato. Poi la citazione di una preghiera in cui San Francesco d’Assisi saluta la Vergine quale “figlia e ancella dell’altissimo Re il Padre celeste, madre del santissimo Signore Gesù Cristo, sposa dello Spirito Santo”. “Figlia del Padre, Madre del Figlio, Sposa dello Spirito Santo!”, ha esclamato il Papa: “Non si poteva illustrare con parole più semplici il rapporto unico di Maria con la Trinità”. Maria “è la sposa, ma è, prima ancora, la discepola dello Spirito Santo”, ha concluso il Papa: “Impariamo da lei a essere docili alle ispirazioni dello Spirito, soprattutto quando egli ci suggerisce di ‘alzarci in fretta’ e andare ad aiutare qualcuno che ha bisogno di noi, come fece lei subito dopo che l’angelo la lasciò”.