Mediterraneo: Pftim sez. San Luigi, oggi un confronto tra 3 donne sulla pace. Djebbi, “oggi viviamo un momento di grande difficoltà”

(Foto Rosanna Borzillo)

Stamattina, presso l’aula magna della Pontificia Facoltà Teologia dell’Italia meridionale (Pftim) della sezione San Luigi, Sihem Djebbi, musulmana, Giuseppina De Simone, cristiana, e Tamar Elad-Appelbaum, ebrea israeliana, si sono incontrate per parlare di costruzione della pace nel Mediterraneo. L’intuizione è stata del vice-preside della Pftim, padre Vincenzo Anselmo che ha voluto sottolineare l’unicità dell’evento: “Nel contesto attuale, caratterizzato da crescenti tensioni internazionali, proprio qui a Napoli abbiamo constatato che nel cuore delle grandi religioni monoteiste arde ancora un desiderio di pace e di fraternità”.
Nel corso della tavola rotonda moderata da Anna Carfora, docente di Storia della Chiesa della Pftim, Sihem Djebbi, esperta in Scienze politiche e Relazioni internazionali presso l’Università Paris Nord-Sorbonne, ha ribadito che “nel mondo musulmano diverse iniziative hanno dimostrato, in questi ultimi decenni, la crescente volontà di promuovere la pace mediante la valorizzazione delle letture pacifiste del Corano e della tradizione religiosa e la condanna di ogni tipo di estremismo”. Nel mondo arabo, ha aggiunto, il Marocco, la Giordania e gli Emirati Arabi Uniti e, sul piano delle autorità religiose, l’istituzione egiziana di Al Azhar sono tra i più eminenti rappresentanti di questa tendenza.
“L’approccio è stato accompagnato della creazione di istituti e ministeri dedicati alla ricerca teologica in tal senso, ma anche al dialogo interreligioso, alla formazione degli imam e alla diplomazia religiosa del dialogo e della wassatiyya (concetto religioso traducibile come ‘moderazione’)”. Tali iniziative di dialogo sono offuscate o addirittura represse dalla politica ufficiale di Stato e sono criticate da una parte del gruppo sociale/religioso di appartenenza. Da Sihem Djebbi l’ammissione che “stiamo vivendo, un momento di grande difficoltà nella costruzione della pace e del dialogo interreligioso, non solo nel Medio Oriente ma anche oltre, per via dell’intensità delle connessioni emotive del resto del mondo. In particolare, nel dialogo con la religione ebraica”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Diocesi