Venerdì 15 novembre, alle ore 17, presso ExtraLibera in via Stamira 5, a Roma, Libera e l’Ufficio per la pastorale sociale e il lavoro e custodia del Creato della diocesi di Roma promuovono “Libera la Speranza”, iniziativa di confronto verso il Giubileo 2025. Animeranno la discussione don Luigi Ciotti, presidente di Libera, mons. Francesco Pesce, direttore dell’Ufficio per la pastorale sociale e il lavoro e custodia del Creato, Oliviero Bettinelli, vice direttore dell’Ufficio per la pastorale sociale e il lavoro e componente della segreteria di Libera Lazio, Luigina Di Liegro, segretaria generale della Fondazione don Luigi Di Liegro, Marco Marcocci, presidente di Confcooperative Lazio, e Toni Mira, giornalista.
“L’umanità è così in preda all’ansia che avverte il mondo come una nave alla deriva carica di disperazione, disuguaglianze e guerre – spiega una nota di Libera -. Il compito del pensiero responsabile ispirato al Vangelo e alla Costituzione è quello di opporsi a questa deriva dando alla speranza il volto dell’impegno per la giustizia sociale, la difesa del creato, la lotta alle mafie e alla corruzione. Occorre coltivare speranza e ad avere fiducia nella navigazione nella vita. Il Giubileo ha al centro proprio questo tema della speranza, dell’attesa e della costruzione di un bene futuro raccontando i segni indicati dal Papa nella Bolla di indizione: la ricerca della pace, la giustizia sociale, la lotta alle disuguaglianze alle solitudini e alla povertà, l’accoglienza dei migranti i detenuti, la remissione del debito dei Paesi poveri”. La nota prosegue: “La speranza è la tensione della vita che si fa progetto partendo da chi dalla speranza è stato escluso da un sistema economico che massimizza i profitti e offende la dignità umana. Il Giubileo 2025 rappresenta il luogo di questa ricerca che interroga laici e cattolici verso la costruzione del bene comune”.