Sono una sessantina i volontari delle Cucine economiche popolari di Padova che si sono attivati nelle loro parrocchie di appartenenza per sensibilizzare l’attenzione sulle fasce più deboli della popolazione in occasione dell’VIII Giornata mondiale dei poveri voluta da Papa Francesco, che si celebra domenica 17 novembre.
Infatti, accogliendo l’invito del Pontefice, i volontari delle Cucine economiche popolari di Padova, si sono organizzati e hanno proposto alle parrocchie dei banchetti informativi sulla realtà delle Cep che da 142 anni è in aiuto di quanti vivono ai margini della società per aiutarli a riscoprire la loro dignità di persone e riaccendere la speranza e la certezza di un futuro migliore possibile. Banchetti dove le persone potranno trovare materiale informativo, ma anche sostenere le Cep grazie a un’offerta consapevole per dei gustosissimi biscotti artigianali.
In occasione della Giornata mondiale dei poveri di domenica 17 novembre hanno accolto la proposta 18 parrocchie. Otto a Padova città: San Pio X, Santa Maria Assunta di Chiesanuova, Maternità della Beata Vergine Maria di Altichiero, Sacra Famiglia, San Tomaso Becket, Santissimo Crocifisso, San Bartolomeo di Tencarola, Sant’Ignazio di Montà. E le altre nel territorio, superando anche i confini diocesani Santi Giuseppe e Giuliana di Villa del Conte, San Leonardo di Correzzola, San Donato e Sigismondo di Civè di Correzzola, Santa Maria Assunta di Concadalbero, Sant’Agostino di Albignasego, San Fidenzio di Sarmeola di Rubano, Santa Maria Assunta di Vigonovo, San Giorgio in Bosco, San Bartolomeo apostolo di Lobia di San Giorgio in Bosco, San Giacomo di Paviola (queste ultime tre nel territorio della Diocesi di Vicenza).
Altri banchetti proseguiranno nelle domeniche successive nelle parrocchie di Santa Rita e Sant’Antonino all’Arcella (il 23 e il 24 novembre), al Tempio della Pace (24 novembre) e in quelle dell’unità pastorale Guizza (Santa Teresa, Santa Maria Assunta al Bassanello e Santi Angeli custodi), di Sacro Cuore e della Madonna della Salute di Mortise il 1° dicembre.
“Le Cucine economiche popolari – commenta la direttrice, suor Albina Zandonà – godono di una rete di amici e di sostenitori e di oltre duecento volontari che si spendono per i numerosi servizi di aiuto e sostegno alle persone che abbiamo attivato. Una rete che si amplia sempre più e che ci dice quanto sia possibile e contagioso il bene. Ed è significativo vedere quanta partecipazione vivano i volontari, infatti il loro servizio non si limita all’interno delle mura delle Cucine. Molti di loro si spendono con generosità anche nel sensibilizzare il territorio a prendersi a cuore le persone in situazione di grave marginalità. È il bene che si moltiplica e si diffonde. Il grazie va alla disponibilità di quanti sostengono in vario modo le Cucine e ancor di più all’impegno e al cuore dei nostri amici volontari”.