Don Minzoni, uomo e sacerdote. Di questo si parlerà al convegno “Don Minzoni, tra missione sacerdotale e impegno sociale” in programma il 15 e 16 novembre a Ravenna (sala Bandini, via Boccaccio). Una due giorni di studio voluta da arcidiocesi di Ravenna-Cervia, parrocchia di Argenta, Agesci, Masci e scout d’Europa, con i più importanti studiosi della figura del sacerdote, per il quale nel 2023 è stata avviata la causa di beatificazione. “L’aspetto che tutti conoscono della sua vita è l’antifascismo – spiega il vicepostulatore della causa di beatificazione, don Rosino Gabbiadini – ma non è l’unico. Con questo convegno vogliamo mettere a fuoco la sua figura di uomo e di prete, la sua spiritualità, la sua vita interiore”. Quattro le sessioni del convegno, che approfondiranno la formazione di don Minzoni, il tempo della Grande guerra e del fascismo, gli scritti del sacerdote e alcuni aspetti biografici. Più divulgativa l’ultima tavola rotonda, coordinata da Giovanni Battista Bachelet e dedicata all’“eredita e all’attualità dell’opera di don Minzoni” con Giuseppe Vacca, Alberto Melloni, Flavia Piccoli Nardelli e il postulatore della causa di beatificazione, padre Gianni Festa. La prima giornata del convegno si aprirà con l’accoglienza e i saluti istituzionali alle 9.30, di mons. Lorenzo Ghizzoni, arcivescovo di Ravenna-Cervia, del prefetto Castrese De Rosa, di Antonio Patuelli, presidente della Cassa di risparmio di Ravenna, e di Livia Molducci, assessora del Comune di Ravenna. Durante il convegno Andrea Baravelli illustrerà la ricostruzione giudiziaria della morte di don Minzoni, a partire dal libro che ha scritto con Paolo Veronesi “L’affaire don Minzoni: l’omicidio, le inchieste, i processi”.