“L’Unicef è sconvolto dalle notizie di un attacco che ha ucciso tre bambini della stessa famiglia, insieme alla loro madre, a Kryvyi Rih. Kiril, dieci anni, suo fratello Demyd, di quasi tre anni, e sua sorella Ulyana, di soli due mesi, sono stati uccisi in un attacco notturno che ha colpito il loro appartamento, seppellendoli sotto le macerie. Il padre è stato l’unico sopravvissuto della loro casa”. È quanto denuncia il rappresentante dell’Unicef in Ucraina, Munir Mammadzade, aggiungendo che “ogni notte, i bambini in Ucraina vanno a dormire con paura e incertezza, poiché la minaccia di attacchi incombe su di loro. Quando non sono nei loro letti, i bambini si nascondono nei corridoi e nei rifugi antiaerei tra allarmi ed esplosioni, sperando di risvegliarsi in una mattinata tranquilla con le loro case intatte e le loro famiglie al sicuro”. “Oggi – prosegue Mammadzade – a Kryvyi Rih altri tre bambini e la loro madre non si sono svegliati. Storie tragiche come questa sono diventate la norma in Ucraina, mentre continuano gli attacchi sulle aree popolate”. “Secondo le notizie, nei primi 12 giorni di novembre, attacchi intensi e prolungati hanno ucciso almeno quattro bambini e ne hanno feriti più di venti”, continua il rappresentante dell’Unicef, evidenziando che “ogni bambino ucciso o ferito lascia una profonda cicatrice per tutta la vita nelle famiglie, negli amici e nelle comunità. Le nostre più sentite condoglianze vanno alla famiglia di Kryvyi Rih e a tutte le persone che hanno perso un loro caro in questa brutale guerra”. “Nessun bambino – ammonisce – dovrebbe vivere nella costante paura per la propria sicurezza. Gli attacchi sulle aree popolate devono cessare e i bambini in Ucraina devono essere protetti ovunque si trovino, dalle case alle scuole e ai parchi giochi”.