“La sanità pubblica è un bene prezioso del nostro Paese, che le istituzioni devono difendere e tutelare più di ogni altra cosa. Tutelare la salute dei cittadini significa difendere la vita stessa del Paese, la cui prosperità è direttamente proporzionata alla capacità produttiva dei suoi cittadini. E senza salute non può esserci capacità produttiva”. Silvia Vaccari, presidente della Fnopo (Federazione nazionale ordini professione ostetrica), commenta l’argomento che sarà questo pomeriggio al centro del convegno “Il valore sociale del pubblico impiego nel Ssn”. L’evento, organizzato dall’Aaroi-Emac (Associazione anestesisti rianimatori ospedalieri italiani – Emergenza area critica), inizierà alle 15 nella Sala della Regina alla Camera dei deputati. “Come presidente Fnopo – prosegue Vaccari -, in virtù delle competenze in seno alla professione sanitaria che rappresento, vorrei soffermarmi sull’importanza di tutelare in primis la salute della donna, pilastro di ogni famiglia e, di conseguenza, della società intera”.
“Tutelare la salute della donna – sottolinea – significa innanzitutto provvedere alla prevenzione delle principali malattie che potrebbero colpirla nell’arco della vita. Pertanto, la prevenzione dovrebbe diventare uno dei pilastri portanti del Ssn. La prevenzione deve essere a portata di tutti e di tutte e non solo di coloro che possono permettersi di pagare di tasca propria visite specialistiche ed esami diagnostici di tasca propria”. “Parlando di donne – anche se gli uomini ne sono parimenti coinvolti – la prima campagna di prevenzione dovrebbe cominciare già in giovanissima età” per “sensibilizzare e educare alla preservazione della propria fertilità. In questo contesto – puntualizza la presidente della Fnopo -, è dovere del Sistema sanitario pubblico non solo diffondere, ma anche monitorare i corretti stili di vita”. Duplice l’obiettivo: “una popolazione fertile non solo garantirà un’inversione della denatalità, e quindi un aumento della popolazione produttiva, ma sarà anche una popolazione più felice, che godrà di maggiore benessere sul piano fisico e psicologico. Preservare la propria fertilità deve essere un diritto che il Ssn deve garantire a tutti”, compresi “coloro che sono affetti da gravi patologie, come quelle oncologiche. Pensiamo a quanti bambini e adolescenti si ammalano di cancro: ognuno di loro (a partire dai propri genitori trattandosi di minori) deve essere informato sulla possibilità – che dovrebbe essere sempre offerta dal Ssn – di preservare la propria fertilità crioconservando ovociti e liquido seminale”, conclude Vaccari.