“Affidare alle donne il ministero dell’ascolto, perché più squisitamente femminile e complementare al ruolo della parrocchia e del catechista”. È una delle proposte emerse dal Sinodo sulla sinodalità, a cui oggi hanno partecipato 343 persone. Lo ha riferito Sheila Leocádia Pires, segretaria della Commissione per l’Informazione, durante il briefing odierno in sala stampa vaticana. Nei circa 70 interventi liberi tra ieri pomeriggio e oggi, “è stato particolarmente sottolineato il ruolo dei laici, la loro collaborazione con i vescovi e il loro coinvolgimento nei processi decisionali”, ha reso noto Pires: “Oltre ad incoraggiare la collaborazione tra sacerdoti e laici, è stata sottolineata la necessità di una maggiore partecipazione di uomini e di donne nei ruoli di leadership e di una maggiore consultazione dei laici circa l’idoneità sacerdotale ed episcopale”. “Affidare ai giovani, e non ad adulti che fanno i giovani, ruoli di rilievo nella pastorale giovanile”: è una delle richieste dei membri del Sinodo, secondo quanto riferito da Paolo Ruffini, prefetto del Dicastero per la comunicazione della Santa Sede e presidente della Commissione per l’informazione. I padri e le madri sinodali, inoltre, hanno messo l’accento “sulla situazione drammatica di tanti bambini nel mondo e sull’accompagnamento delle vittime di abusi”. Nella formazione del clero, ha aggiunto Ruffini, è stato raccomandato di “dare più centralità ai poveri”. Da monitorare, infine, la condizione dei sacerdoti, “centrali nella pastorale, ma anche spesso vittime di solitudine e isolamento dovuto al sovraccarico dei compiti”.