“Per molti di noi il posto di lavoro è il centro della nostra vita. Può garantirci significato, un sentimento di appartenenza, e anche rafforzare la nostra salute mentale, mentre affrontiamo le sfide di tutti i giorni. Tuttavia il posto di lavoro può anche essere una fonte di stress, ansia e depressione, e danneggiare il nostro benessere mentale”. Con queste parole, contenute in un messaggio diffuso dalla Conferenza episcopale di Inghilterra e Galles, il vescovo Paul Mason, portavoce di questo settore, ha ricordato che la dignità del lavoro è un principio chiave della dottrina sociale cattolica. L’occasione è la giornata di domani, 10 ottobre, dedicata, in tutto il mondo, al problema della salute mentale e dei senzatetto. Il vescovo ha sottolineato il legame tra i due temi. “Sappiamo che l’80% delle persone che non hanno una casa hanno problemi mentali”, ha detto ancora il vescovo Mason. “Dobbiamo ricordare le sofferenze fisiche e psicologiche della maggior parte delle persone che vivono sulle nostre strade e continuare a sostenere e incoraggiare il grande lavoro fatto da parrocchie e charities cattoliche quando curano coloro che vivono in circostanze così difficili”. Secondo gli ultimi dati, nel Regno Unito, il 15% dei dipendenti ha un problema mentale, 875.000 lavoratori, tra il 2022 e il 2023, hanno sofferto di stress provocato dal lavoro e anche di depressione e di ansia e la salute mentale è stata il quinto motivo più comune per le assenze dal posto di lavoro nel 2022.