“Carabinieri Porta di Speranza”. Questo il titolo di un convegno che si è svolto ieri presso la chiesa degli Artisti su iniziativa della Legione Carabinieri “Lazio”. L’evento, curato dal cappellano militare della Legione, don Donato Palminteri, in vista del Giubileo 2025, è stato introdotto dal saluto del comandante della Legione, Andrea Taurelli Salimbeni, che, nel ringraziare i relatori intervenuti, ha sottolineato l’importanza del convegno che costituisce una grande opportunità, sia a livello culturale che spirituale per gli uomini e le donne dell’Arma dei Carabinieri della Capitale che già quotidianamente garantiscono sicurezza e prossimità al cittadino e lo faranno ancor di più con i pellegrini che arriveranno a breve da tutto il mondo. I lavori sono quindi proseguiti con l’intervento di don Francesco Marcoccio, direttore della Sede centrale dei Salesiani, che partendo dalle origini ebraiche del termine giubileo ne ha spiegato il significato biblico, per poi fornire un quadro storico degli Anni Santi che hanno preceduto il prossimo Giubileo. Don Marcoccio ha poi spiegato come l’evento giubilare rappresenti per ogni pellegrino l’occasione di rinnovare il rapporto con Dio e il prossimo ed in particolare per gli appartenenti all’Arma dei Carabinieri, chiamati a vigilare sull’importante evento, un’opportunità per approfondire la fede e vivere con rinnovato impegno la testimonianza cristiana. L’arcivescovo Santo Marcianò, ordinario militare per l’Italia, ha sviluppato il tema “Essere Porta”, evidenziando come da sempre i Carabinieri svolgono la loro importante funzione a sostegno della popolazione. A concludere il card. Enrico Feroci che, dopo aver condiviso con i partecipanti un personalissimo e commovente ricordo della figura di Salvo D’Acquisto, da lui conosciuto quando era bambino e viveva con i genitori nel borgo di Torre di Palidoro, ha approfondito il tema “Misericordia e Compassione”, mettendo in relazione tali valori con la quotidianità del servizio che i carabinieri svolgono a sostegno delle persone.