“La forza degli anni. Senza sogni si invecchia davvero!”. È questo il tema di un convegno che si svolgerà l’11 e il 12 ottobre presso la basilica di San Lorenzo a Firenze promosso dalla Comunità di Sant’Egidio in collaborazione con l’arcidiocesi di Firenze e il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio e 8 per mille della Chiesa cattolica. Un convegno, spiegano i promotori, che “nasce dal desiderio di dare voce pubblicamente agli anziani. Siamo convinti – si legge nella brochure dell’evento – che per affrontare i nodi del presente e provare a dare risposte soprattutto alle giovani generazioni, è necessario ascoltare la voce spesso silenziata di chi ha affrontato con responsabilità i molti anni vissuti”. In questa quarta edizione il convegno prevede contributi provenienti da diverse aree geografiche e da differenti culture. Nei tre panel previsti interverranno anziani che hanno dato “un contributo rilevante alla società civile, testimoni della storia recente europea, persone che a diverso titolo, nel luogo dove vivono, si impegnano per la costruzione di una società più solidale”. Si inizierà venerdì pomeriggio con un panel a partire da un versetto del Salmo 62: “‘Non confidate nella violenza, non illudetevi della rapina; alla ricchezza, anche se abbonda, non attaccate il cuore’: la sapienza dei salmi per orientarsi nel nostro tempo” durante il quale interverranno anziani che hanno vissuto l’orrore della guerra o le sue immediate conseguenze. Sabato mattina, invece, dalle 10, due i temi che saranno affrontati: “L’altro fa rima con me: la benedizione di aiutare ad ogni età” e “Ogni età ha le sue domande: gli anziani rispondono”. Nel primo esperienze e contributi di coloro che da anziani continuano a rendersi disponibili per gli altri o, proprio da anziani, “scoprono la benedizione e la pienezza che ne derivano”. Nella seconda conferenza di sabato confronto con le domande della società, poste agli anziani da alcuni rappresentanti delle varie anime che sono presenti a Firenze. “Le voci che ascolterete – spiegano i promotori – forse non sono più squillanti come un tempo ma non sono deboli o rassegnate. Anzi, hanno la forza e la saggezza maturate in una vita lunga che non ha abbandonato la speranza. Perché solo chi non sogna invecchia davvero”.