La collaborazione tra i culti e lo Stato, la conservazione del patrimonio, l’istruzione religiosa, l’impegno dei culti in progetti destinati ai più vulnerabili della società, sono stati i principali temi al centro dell’incontro avvenuto oggi tra i rappresentanti dei gruppi religiosi riconosciuti in Romania e il Segretariato di stato per i culti, del Governo romeno. L’evento, ospitato a Oradea dalla diocesi romano-cattolica di Oradea, ha radunato delegati di diciannove culti, informa un comunicato del Segretariato. Nel suo intervento, il segretario di stato per i culti Ciprian Olinici ha rilevato “la serietà e la perseveranza con cui i culti in Romania svolgono il loro ruolo di attori importanti della società civile, vettori di solidarietà nazionale e di corresponsabilità per l’edificazione del bene comune”.
Il vescovo romano-cattolico di Oradea mons. Laszlo Bocskei ha sottolineato l’importanza del dialogo costante e puntuale tra i culti e il governo, come base per l’armonia necessaria allo sviluppo dell’intera società. La Chiesa cattolica è stata rappresentata inoltre da mons. Giampiero Gloder, nunzio apostolico in Romania; mons. Aurel Perca, arcivescovo metropolita di Bucarest e vicepresidente della Conferenza episcopale romena; i vescovi greco-cattolici Virgil Bercea e Claudiu Lucian Pop, e dal vescovo ausiliare di Alba Iulia mons. Laszlo Kerekes. I partecipanti hanno visitato alcuni edifici di culto della città e hanno osservato un momento di raccoglimento davanti al monumento dell’Olocausto.