Panama: in preghiera per la pace con Papa Francesco. Mons. Ulloa, “il Signore ci guidi verso futuro di riconciliazione e speranza”

In risposta all’invito di Papa Francesco, anche l’arcidiocesi di Panama si è unita nell’elevare le proprie preghiere per i conflitti che stanno scuotendo il mondo intero. “Preghiamo il Signore di toccare i cuori e di guidarci verso un futuro di riconciliazione e di speranza”, ha detto l’arcivescovo di Panama, José Domingo Ulloa Mendieta, lunedì 7 settembre durante la Giornata di preghiera e digiuno, con i collaboratori dell’arcidiocesi.

Contemporaneamente, parrocchie, movimenti e istituzioni hanno tenuto giornate di preghiera per la pace nel mondo, che attualmente sta vivendo una serie di conflitti armati che lasciano morte, dolore e disperazione. I collaboratori dell’Arcivescovado, in un clima di preghiera, hanno recitato il rosario e davanti al Santissimo Sacramento hanno pregato per il dono della pace nel mondo.

“Ci sentiamo chiamati a renderci conto che l’uomo è incapace di salvarsi da solo e che solo Dio può dare la vera pace”, ha detto monsignor Ulloa. Ha sottolineato che con la Giornata di preghiera “vogliamo esprimere la nostra vicinanza emotiva a tante persone innocenti che vivono momenti di enorme dolore e morte, senza dimenticare le responsabilità di chi attacca”.

Mostrando la sua preoccupazione, l’arcivescovo Ulloa ha sottolineato che oggi la Terra Santa è una terra martire, perché molti sono morti e altri sono stati presi in ostaggio. “Preghiamo affinché possano tornare presto all’affetto dei loro cari”, ha aggiunto, esortando cristiani, ebrei e musulmani a elevare le loro preghiere “affinché si aprano i canali del dialogo e della fraternità in mezzo a questo conflitto che mette gli uni contro gli altri fratelli e sorelle, indipendentemente dalla loro nazionalità, etnia o fede”.

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