L’Unicef sta fornendo 167 tonnellate di forniture mediche per circa 2 milioni di persone colpite dalla rapida escalation del conflitto in Libano, soprattutto donne e bambini. Negli ultimi tre giorni, s legge in una nota, l’Unicef ha consegnato 67 tonnellate di forniture mediche via terra e via aerea. Queste forniture, acquistate grazie al sostegno finanziario del Regno Unito, aumentano le risorse a disposizione delle équipe sanitarie per sostenere i servizi regolari e curare il numero crescente di persone che necessitano di assistenza medica a causa del conflitto. Le forniture mediche comprendono kit di emergenza fondamentali per gli ospedali che curano i pazienti feriti; kit ostetrici per aiutare le strutture sanitarie a garantire un parto sicuro alle donne in gravidanza; farmaci e medicinali essenziali per il trattamento di patologie acute e infettive; kit di primo soccorso per assistere le squadre di pronto intervento e le ambulanze che forniscono cure salvavita. “Gli ospedali stanno facendo fatica a sostenere la pressione di questo tragico aumento dei casi”, ha dichiarato il Rappresentante dell’Unicef in Libano, Edouard Beigbeder. “Sono urgentemente necessarie ulteriori forniture mediche per garantire che le donne e i bambini del Libano ricevano le cure salvavita di cui hanno bisogno”.
L’Unicef è stata tra le prime organizzazioni a consegnare forniture umanitarie al Libano su strada dopo la grave escalation del 23 settembre e altri camion arriveranno nei prossimi giorni. Queste forniture fanno seguito alle 100 tonnellate di materiale medico che sono state distribuite nel Paese nelle ultime settimane.
Secondo il Ministero della Sanità libanese, nell’ultimo anno sono state uccise 2.083 persone, tra cui più di 127 bambini. La maggior parte di questi decessi si è verificata nelle ultime settimane. Per questo, l’Unicef continua a chiedere un cessate il fuoco urgente e sollecita tutte le parti a proteggere i bambini e le infrastrutture civili e a garantire che gli operatori umanitari possano raggiungere in sicurezza coloro che ne hanno bisogno, in conformità con gli obblighi previsti dal diritto internazionale umanitario.