Domenica 6 ottobre, con una assemblea nella chiesa di Santa Maria ad Nives di Schiavonea, la diocesi di Rossano-Cariati ha dato avvio al nuovo Anno Pastorale caratterizzato dalla “fase profetica”, secondo le indicazioni del cammino sinodale della Chiesa Italiana.
Nel suo saluto iniziale l’arcivescovo, mons. Maurizio Aloise ha messo in risalto la scelta dell’icona biblica della Pentecoste, la stessa che si trova sullo sfondo dell’altare della Parrocchia Maria Madre della Chiesa in Rossano. “Sinodalità e Profezia, per una Chiesa comunità di comunità” è il tema affrontato da Fra Luciano Manicardi, membro della Comunità Monastica di Bose, intervenuto con una relazione sulla sinodalità nella vita della Chiesa oggi. Il relatore ha preso le mosse da una riflessione sulla stessa comunità minoritaria e ferita degli apostoli che ha affrontato la crisi seguita alla morte di Gesù e ha saputo varcare la soglia come comunità apostolica del nuovo tempo. Il religioso ha indicato – informa una nota della diocesi diffusa oggi – a tutti le risorse della profezia oggi nella Chiesa. Innanzitutto l’immaginazione, quel dare forma mentale a ciò che ancora non c’è; poi il coraggio che sa vincere paure, a volte immaginare, e ancora la pazienza elemento essenziale nelle relazioni personali e comunitarie, per entrare in un movimento di empatia con l’altro. Non possono mancare il dialogo e la mitezza sull’esempio di Gesù pronti a rendere ragione della speranza che è in noi. Ed è appunto la speranza che sostiene la profezia perché si fonda sulla memoria di ciò che Dio ha compiuto nella storia; speranza che non è ottimismo ma una virtù che ci responsabilizza, ci impegna nella fatica e nel lavoro tra il già e il non ancora della presenza del Regno di Dio. Dopo il dibattito sono state illustrate le tre piste di azione sulle quali si muoverà la diocesi a livello vicariale per avviare quei cambiamenti che meglio possano rispondere alla domanda che ci accompagnerà lungo l’anno: “Come essere Chiesa Sinodale in missione”.