Il ministero della Salute Pubblica e della Prevenzione, con il sostegno dell’Unicef, dell’Oms, di Africa Cdc e di Gavi, l’Alleanza per i vaccini, ha iniziato la vaccinazione dei gruppi vulnerabili contro l’mpox nelle province ad alta priorità della Repubblica Democratica del Congo (Rdc). Un totale di 265.000 dosi di vaccino MVA-BN contro l’mpox sono arrivate a Kinshasa a settembre, donate dall’Unione europea, dal governo degli Stati Uniti e da Gavi con il supporto di Africa Cdc. Unicef ha organizzato la spedizione, lo sdoganamento e la consegna dei vaccini nella Rdc, lo stoccaggio nel Paese e il successivo trasporto dei vaccini nelle province di Equateur, Sud Ubangi, Tshopo, Nord Kivu, Sud Kivu e Sankuru. Gavi ha fornito fondi preziosi per i costi di preparazione e consegna dei vaccini da parte del Ministero della Salute, dell’Unicef e dell’Oms. La vaccinazione è iniziata due giorni fa nella provincia del Nord Kivu e ieri nel Sud Kivu, oggi a Tshopo e domani a Equateur. La vaccinazione nelle altre due province inizierà subito dopo.
Dall’inizio dell’anno alla fine di settembre, la Rdc ha registrato oltre 30.000 casi sospetti di mpox e più di 900 decessi. I bambini sotto i 15 anni sono particolarmente colpiti da questa epidemia, rappresentando circa il 60% dei casi sospetti e l’80% dei decessi. Nella Rdc, il vaccino MVA-BN contro l’mpox sarà utilizzato per vaccinare gli adulti. Per essere completamente protetti, sono necessarie due dosi a distanza di un mese l’una dall’altra. Poiché il numero di dosi attualmente disponibili è limitato, solo alcuni gruppi di persone particolarmente vulnerabili potranno ricevere il vaccino. Tra questi, ad esempio, gli operatori sanitari in prima linea, coloro che sono stati a contatto con persone che hanno contratto l’mpox e altre persone, tra cui quelle con un sistema immunitario compromesso.
La Rdc prevede la consegna di 3 milioni di dosi del vaccino LC-16, che ha il potenziale di proteggere i bambini dall’mpox. Il vaccino LC-16 richiede una sola iniezione per garantire la protezione. Unicef sta sostenendo il piano governativo di preparazione e risposta all’epidemia di mpox e ha recentemente lanciato un appello per ottenere finanziamenti per 35 milioni di dollari. Ad oggi, Unicef ha raggiunto 43 milioni di persone con messaggi su mpox attraverso i mass media, l’attività faccia a faccia, gli sms e i canali digitali in 26 province e ha consegnato 60 tonnellate di forniture e attrezzature mediche, idriche e igieniche.