Alle 5.30 di questa mattina è cominciata la Giornata di digiuno, penitenza e preghiera nella parrocchia cattolica della Sacra Famiglia di Gaza, con l’esposizione del Santissimo Sacramento sull’altare. “Viviamo una giornata di adorazione continua – spiega il parroco, padre Gabriel Romanelli – condotta nel silenzio, genuflessi davanti all’ostia consacrata. Aderiamo così all’invito del nostro patriarca latino di Gerusalemme, card. Pierbattista Pizzaballa, in comunione con Papa Francesco. Fino alle 20.30 ci alterneremo nella preghiera”. Il parroco ha invitato tutti i circa 500 sfollati che vivono negli ambienti parrocchiali “a donare trenta minuti o anche un’ora di adorazione” per invocare la pace: “Ognuno può andare in chiesa e pregare individualmente. Chi non può partecipare alla adorazione, può pregare nel luogo dove si trova. Importante è pregare insieme per la pace”. L’adorazione terminerà alle 20.30 di questa sera. Ieri sera la recita del Rosario in comunione con Papa Francesco a Santa Maria Maggiore. Mentre nella parrocchia si prega per la pace, non si placano le armi: Hamas ha lanciato razzi M90 verso l’area di Tel Aviv. Israele continua a bombardare l’area.