Pace: card. Lojudice (vescovi Toscana), “si levi all’unisono l’appello per dire di fermarsi. La guerra non è mai la soluzione”

“In questa giornata di ricordo e di tristezza vogliamo sperare che il ‘partito della pace’ in ogni parte del mondo possa alzare la voce, oggi troppo debole. Il nostro auspicio è che si possa levare all’unisono l’appello, da ogni schieramento, per dire di fermarsi. La guerra non è mai la soluzione”. Lo dichiara il card. Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena-Val d’Elsa-Montalcino, vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza e presidente della Conferenza episcopale toscana, nella giornata di preghiera e digiuno per la pace nel mondo voluti dal Santo Padre. “Papa Francesco – continua il porporato – ci chiede, nel crescendo di tensioni nella polveriera mediorientale, tra le bombe e i missili che continuano a piombare nella “martoriata” Ucraina, in mezzo ai tanti piccoli e grandi conflitti che lacerano e affamano i popoli dell’Africa, di implorare da Dio il dono della pace in un mondo sull’orlo dell’abisso”.
“A un anno dall’inizio della guerra in Terra Santa – aggiunge il card. Lojudice – nelle diocesi toscane abbiamo voluto dare un segno di vicinanza con chi soffre un conflitto senza fine. Migliaia di morti da entrambe le parti che ci invitano a fermarci a riflettere su quanto sta accadendo nel quadrante Medio Orientale dove la continua escalation militare sta esacerbando gli animi da ogni parte coinvolta, con preoccupanti e ingiustificati rigurgiti antisemiti e un continuo stillicidio di vittime innocenti”.
“Seguendo l’invito del Papa – conclude il presidente del Cet – i vescovi della Toscana oggi con tutte le comunità diocesane hanno deciso di raccogliersi in preghiera per quanti hanno perso la vita il 7 ottobre dello scorso anno, per quanti l’hanno persa sotto i bombardamenti e per coloro che soffrono da entrambe le parti e in ogni parte del mondo gli effetti devastanti della guerra”.

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