“Sono molto emozionato. Spero di essere un contributo alla Chiesa cilena. Pregate per me e io pregherò per voi”: sono state le prime parole che mons. Fernando Chomali, l’arcivescovo di Santiago del Cile, ha condiviso attraverso la piattaforma X, dopo aver appreso di essere stato incluso nella lista dei nuovi cardinali (il nono della Chiesa cilena).
Successivamente, durante la messa celebrata nella chiesa di San Luigi Gonzaga, mons. Chomali ha raccontato come ha saputo dell’annuncio fatto dal Santo Padre: “alle 7.32 un giornalista spagnolo, che stava ascoltando l’Angelus, mi ha chiamato per dirmi che aveva saputo che ero stato nominato cardinale, ho cominciato a ricevere molti messaggi Whatsapp. Mi sono sentito molto amato”.
Ha anche aggiunto che questa nomina al cardinalato è un bel modo di sentirsi “legati al Papa, alla Chiesa universale, che è bene per noi sapere che non siamo soli, in questo momento in molte parti del mondo ci sono persone come voi che celebrano una liturgia o una messa, che è un momento di grande gioia. Ed è una grande responsabilità”.
Nel suo messaggio, l’arcivescovo di Santiago del Cile ha anche invitato i cattolici a impegnarsi di più: “Un cattolico si definisce tale quando confessa il Credo, professa la fede, molti lo fanno, e sono felice per voi, ma voglio anche che si veda nelle vostre azioni, nel vostro modo di essere e soprattutto nella vostra preoccupazione per i più poveri e per il bene comune”, ha detto.
Il presule ha affermato che una fede che non diventa cultura è una fede morta e “siamo chiamati a essere la cultura della nostra fede. È la cultura della solidarietà, della fraternità, che è così carente in Cile, è la cultura della fiducia ed è la cultura che cerca la giustizia”.
Infine, mons. Chomali ha ringraziato tutte le persone e le comunità che lo hanno accolto per questo annuncio e ha anche commentato che si tratta di un dono immenso per la Chiesa cattolica: “Sono molto emozionato e spero di assumere l’impegno di lavorare per l’evangelizzazione, per una società in cui Dio sia presente e in cui io possa essere un servitore migliore. Spero di dare un contributo alla società, non solo in Cile ma anche nel mondo, come parte del Collegio cardinalizio”.