Dopo aver appreso che Papa Francesco lo creerà cardinale nel concistoro dell’8 dicembre, dom Jaime Spengler, arcivescovo di Porto Alegre, presidente del Consiglio episcopale latinoamericano e dei Caraibi (Celam) e della Conferenza nazionale dei vescovi del Brasile (Cnbb), si è detto “sorpreso dalla nomina del Santo Padre a una nuova missione o, meglio, alla continuità della missione nella Chiesa”.
Dom Spengler ha ricevuto la notizia a Roma, dove sta partecipando alla seconda sessione dell’Assemblea sinodale. Da lì ha inviato un breve videomessaggio, in cui esprime la sua gratitudine a Papa Francesco e si rivolge al clero e al popolo di Dio dell’arcidiocesi di Porto Alegre, così come ai vescovi del Brasile e dell’America Latina e dei Caraibi, ricordando in modo particolare “coloro che sono stati colpiti dal flagello della tragedia climatica che ha colpito il Rio Grande do Sul e il Centro-Ovest” del Brasile, così come coloro che hanno sofferto “gli incendi, la siccità in Amazzonia”. Ha poi detto: “Prego perché insieme possiamo cooperare nel modo migliore per promuovere il Vangelo in tutte le realtà della nostra società”, inoltre ha esortato tutti a “camminare insieme in comunione per promuovere, già tra di noi, il regno di Dio e la sua giustizia”. Ha concluso dom Spengler: “Molte grazie, prima di tutto, al Santo Padre, ma grazie anche alla vicinanza e alla fraternità di ogni fratello e sorella”.
Da parte sua, il Celam ha espresso le proprie felicitazioni al suo presidente, oltre che agli altri quattro nuovi cardinali latinoamericani: mons. Carlos Castillo Mattasoglio, arcivescovo di Lima (Perù), mons. Fernando Chomali Garib, arcivescovo di Santiago del Cile, mons. Luis Cabrera Herrera, arcivescovo di Guayaquil (Ecuador), mons. Vicente Bokalic Iglic, arcivescovo di Santiago del Estero, da poco elevata a sede primaziale dell’Argentina.