Israele e Hamas: Auser, “facciamo della pace una straordinaria sfida di un presente e un futuro per un mondo diverso”

La Rete nazionale Auser in occasione della commemorazione del primo anniversario della strage del 7 ottobre compiuta da Hamas rinnova “la sua ferma condanna di quell’atto terroristico e la propria vicinanza al popolo israeliano per le tante persone trucidate barbaramente”.
“La reazione dello Stato di Israele con oltre 40mila morti in Palestina e altre migliaia in Libano sono anch’essi da respingere senza alcuna giustificazione perché stanno infliggendo morte e sofferenza ai civili che sono i primi a pagare i costi dell’atroce guerra – aggiunge l’Auser -. Se non si ferma quella carneficina l’odio contro Israele e l’antisemitismo dilagheranno riportandoci ai tempi più bui della storia. Per queste ragioni bisogna fare tacere le armi e la comunità internazionale, fino ad ora completamente assente, deve agire per garantire attraverso il negoziato la fine del conflitto, il rilascio degli ostaggi ancora in mano ad Hamas e l’accesso agli aiuti umanitari tutelando prioritariamente la vita delle popolazioni palestinesi e libanesi”. Per la Rete nazionale Auser, “se non si affrontano le questioni storiche che hanno portato alla guerra con la creazione di uno Stato autonomo palestinese e allo stesso tempo le garanzie di sicurezza per Israele, di gruppi terroristici che vogliono distruggere quello Stato, il conflitto potrebbe allargarsi a tutto il Medio Oriente con esiti imprevedibili. La corsa al riarmo e gli interessi delle industrie degli armamenti stanno spingendo esattamente in quella direzione. Non vogliamo rimanere silenti rispetto alla violazione dei diritti alla vita e umani opponendoci al dominio della forza e facendo della pace una straordinaria sfida di un presente e un futuro per un mondo diverso”.
“Mai più terrorismo e mai più guerre richiedono più dialogo, più rispetto reciproco, più amicizia, più solidarietà tra i popoli e le nostre attività hanno quei valori di riferimento”, conclude la Rete Auser, che, con questa convinzione, parteciperà alle mobilitazioni che Europe for peace promuoverà a partire dalle manifestazioni previste per il 26 ottobre perché la pace va costruita giorno per giorno.

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