Diocesi: mons. Brugnotto (Vicenza) al nuovo diacono, “unici tuoi padroni saranno i poveri”

(Foto diocesi di Vicenza)

“L’offerta totale a Dio e il servizio incondizionato ai fratelli, soprattutto ai più poveri, non è una chiamata ad essere super eroi. Come ci ha ricordato l’apostolo Paolo, è necessario essere consapevoli del proprio limite e della propria precarietà. Nel mettersi a servizio si incontreranno anche molte prove, resistenze, contrarietà. Ma queste, secondo l’apostolo, non sono motivo per abbattersi, bensì occasione per riconoscere che i passi nuovi di vita che il servizio offre non vengono dalle nostre capacità bensì dalla potenza della grazia di Dio”. Lo ha detto, ieri sera, mons. Giuliano Brugnotto, vescovo di Vicenza, nell’omelia della messa, in cattedrale, per l’ordinazione diaconale di Alex Cailotto.
“Caro Alex, noi tra poco invocheremo su di te il dono dello Spirito Santo perché scenda con abbondanza su di te e ti doni forza nel metterti a servizio con tutta la tua umanità ricca di tante qualità e fragile nello stesso tempo; perché tu possa essere premuroso verso i poveri e i deboli, umile nel servizio, retto e puro di cuore”, ha aggiunto il presule.
Il vescovo ha sottolineato come “l’essere diacono sia una funzione ausiliaria al presbitero e al vescovo. Non nel senso di sottomissione a qualcun altro. Nel senso ricordato dalla figura dei leviti che Mosè scelse su richiesta di Dio per essere a servizio del sacerdote Aronne”.
Mons. Brugnotto ha precisato: “Il diacono ha una funzione di aiuto, ausiliaria in questo senso, nelle celebrazioni e nel servizio pastorale. Questo significa che il diacono non ha autonomie proprie nel ministero che gli viene affidato. È sempre chiamato a collaborare e a camminare insieme ad altri, con i presbiteri, con il vescovo e con tutto il santo popolo di Dio”.
Infine, l’invito: “Caro Alex non spadroneggiare sulle persone che ti sono affidate, sii sempre umile, in cammino e in cammino non da solo, ma insieme. Unici tuoi padroni saranno i poveri perché in loro si riflette il volto di Cristo povero”.

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