“La Calabria, le Calabrie, storie di illegalità, percorsi di impegno”: nella ricerca, curata per Libera, con il contributo dei vari settori dell’associazione, sono stati elaborati e sintetizzati i dati più importanti che emergono dalle varie fonti investigative e istituzionali, per fotografare l’andamento del contagio della variante “criminalità” e i cosiddetti effetti del “long Covid” per analizzare il diffondersi dell’infezione mafiosa all’interno del Paese. Sono stati elaborati i dati relativi ad alcuni reati spia (reati di usura, di estorsione e riciclaggio denaro, delitti informatici e truffe e frodi informatiche), i numeri delle interdittive e quelli sulle segnalazioni sospette dell’Uif, ovvero di quelle condotte che riflettono in sé il pericolo di infiltrazione mafiosa. La ricerca è stata presentata nel percorso verso “Contromafiecorruzione” che si svolgerà dal 18 al 20 ottobre presso la Scuola di Polizia di Vibo Valentia.
Per i singoli reati sono stati messi a confronto i dati complessivi del biennio pre-pandemico 2018/19 con il biennio 2022/23 post pandemico, quello che tutti considerano come effetto “long Covid” della pandemia. Il dato complessivo dei reati spia in Calabria (usura, estorsione, riciclaggio denaro, reati informatici, truffe e frodi informatiche) per il biennio 2022-2023 raggiunge la cifra di 16.322, con un incremento del 18% rispetto al numero di reati spia del biennio pre-pandemico 2018/2019, quando erano 13.836. Confrontando i dati del 2023 con quelli dell’anno precedente, il numero complessivo dei reati spia registra un aumento del 3% (8.300 nel 2023 rispetto a 8.022 nel 2022). A livello provinciale, nel 2023, la provincia con il maggior numero di reati spia è Cosenza, con 2.636 reati, seguita da Reggio Calabria con 2.588 e Catanzaro con 1.664. In termini di incremento percentuale rispetto al 2022, la provincia di Vibo Valentia registra l’aumento maggiore con +8%.
Diminuiscono le interdittive antimafia: erano 720 nel biennio pre-pandemico 2018/2019, mentre sono 538 nel biennio “long Covid” 2022/2023. Nel 2023 sono state emesse 265 interdittive antimafia, con un calo del 3% rispetto al 2022, quando erano 273. La provincia con il maggior numero di provvedimenti resta Reggio Calabria, con 75 interdittive, otto in più rispetto al 2022. La riduzione più marcata si registra a Catanzaro (da 130 a 21, -83,81%). Nel biennio “long Covid” 2022/2023, le segnalazioni sospette hanno raggiunto complessivamente la cifra di 8.059, con un aumento del 46% rispetto al biennio pre-pandemico 2018/2019, quando erano 5.508. Tuttavia, si registra un calo del 4,6% nelle segnalazioni sospette dell’Uif nel 2023 rispetto al 2022 ( 3.934 nel 2023 contro 4.125 nel 2022). A livello provinciale, nel 2023, il maggior numero di segnalazioni sospette proviene dalla Provincia di Reggio Calabria, con 1.147 segnalazioni, seguita da Cosenza con 1.119. Aumentano le segnalazioni nella provincia di Crotone (674 nel 2023 rispetto a 608 nel 2022).