Religiosi: Passionisti, da lunedì a Roma il 48° Capitolo generale

Inizierà lunedì 7 ottobre, nel giorno della memoria liturgica della Madonna del Rosario, il 48° Capitolo generale dei Passionisti che vedrà impegnati fino al prossimo 26 ottobre gli oltre 80 membri della grande assise della Congregazione della Passione, fondata da San Paolo nella Croce nel 1720.
“Al centro della riflessione, delle decisioni che sarà chiamato a deliberare il capitolo generale è il tema della ‘Passione di Cristo, fonte della nostra vita e missione’. Partendo dal testo del profeta Isaia ‘Eccomi Signore, manda me’ (Is. 6,8), i capitolari saranno impegnati nell’elaborare un progetto del prossimo sessennio dei passionisti nel mondo”, sottolinea padre Antonio Rungi, teologo passionista. “La consapevolezza di rinnovare la missione e il modo di vivere in comunità dei religiosi passionisti provenienti da varie nazioni e culture – aggiunge – sarà oggetto di studio dei capitolari, mediante gruppi di lavoro sul modello del Sinodo dei vescovi in corso a Roma. Anche la predisposizione dell’aula capitolare segue questo schema sinodale”.
Nella Casa generalizia dei Passionisti ai Santi Giovanni e Paolo al Celio in Roma che sono convenuti nei giorni scorsi tutti i capitolari, partendo dalle varie nazioni per partecipare al Capitolo quali membri di diritto o delegati dei circa 2.000 Passionisti oggi viventi e che sono operativi in circa 400 comunità, sparse nei cinque continenti e in 60 Paesi. In rappresentanza della Provincia unitaria dell’Italia, Francia e Portogallo, parteciperanno 13 delegati, oltre al superiore provinciale, padre Giuseppe Adobati.
A presiedere il capitolo sarà il superiore generale in carica, padre Joachim Rego, che conclude il suo duplice sessennio di guida della Congregazione in un periodo difficilissimo per il mondo, con le guerre, l’esperienza della pandemia, la miseria e la fame in tante nazioni in cui operano i Passionisti a servizio dei poveri e dei crocifissi di oggi.
“Al centro delle riflessione e decisioni del capitolo – sottolinea padre Rungi – anche il tema delle vocazioni, dei religiosi anziani, della chiusura di case e delle presenze passioniste ove si avverte la difficoltà di continuare. Ampio spazio di riflessione e anche di organizzazione sarà dato alla celebrazione del Giubileo del 2025 sul tema ‘Pellegrini della speranza’, secondo le indicazioni di Papa Francesco. E nella speranza cristiana che i passionisti in questi 20 giorni ottobrini lavoreranno per elaborare un progetto d’istituto ed eleggere l’equipe che dovrà guidare il processo nel prossimo sessennio 2024-2030”.

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