“Il Progetto Futura apre la strada a nuovi orizzonti tutti al femminile. Le ragazze e le giovani donne coinvolte hanno l’opportunità di imparare nuove competenze che saranno fondamentali per il loro percorso professionale e la loro emancipazione. Questo passa anche e soprattutto dall’acquisizione di strumenti di educazione finanziaria che le renderanno indipendenti e libere di poter prendere decisioni importanti e in grado di investire e di scommettere su se stesse. Aprire un conto in banca, chiedere un mutuo, investire in attività autonome, sono competenze fondamentali che grazie a Futura permettono alle donne di scoprire e seguire le proprie aspirazioni e di cambiare letteralmente la propria vita”. Lo ha sottolineato Daniela Fatarella, direttrice generale di Save the Children Italia, intervenendo a Venezia alla rassegna “Dritti sui diritti”, presentando le azioni messe in campo nel Progetto Futura, promosso da Save the Children, Forum Disuguaglianze e Diversità (ForumDD) e Yolk™.
Silvia Vaccaro del Coordinamento nazionale del Forum Disuguaglianze e Diversità ha detto: “I dati e le storie raccolte ci dicono che l’intuizione e la scommessa iniziale del Progetto Futura erano giuste: pensare a strategie in grado di contrastare il nefasto intreccio tra disuguaglianze educative e disuguaglianze di genere. Il progetto dà indicazioni precise alla politica, una fra tutte che per agire su fenomeni complessi servono interventi flessibili, capaci sia di partire dai bisogni e dai desideri delle persone per cui sono pensati, sia di adattarsi ai diversi contesti territoriali in cui vanno realizzati”.
“Investire sui singoli progetti di vita e sui desideri differenzianti è una scelta preziosissima perché la persona è davvero protagonista, perché sceglie e perché la sua scelta viene riconosciuta. Mi piace pensare alle tante storie di Futura come a tanti romanzi di formazione”, ha affermato Clementina Cordero di Montezemolo, fondatrice e presidente della Fondazione Yolk™.
In generale, tutti i percorsi attivati si sviluppano e consolidano nel lungo periodo, la durata media infatti è di un anno e mezzo con un accompagnamento durante i percorsi, Il 72% dei piani prendono avvio su proposta e grazie alla sinergia con le associazioni del territorio. Il 16% invece in contatto con i servizi sociali e il rimanente 12% con le scuole di diverso ordine e grado.