Libano: card. Boutros Raï (patriarca) a premier Mikati, “eleggere subito il presidente della Repubblica”

(Foto abouna.org)

Incontro ieri sera a Bkerke, sede del patriarcato maronita, tra il patriarca maronita, card. Béchara Boutros Raï, e il primo ministro ad interim Najib Mikati. Lo riferisce il sito abouna.org che riporta anche le dichiarazioni di Mikati, rilasciate al termine ai giornalisti: “Come ogni volta che la nostra cara patria è esposta a pericoli, veniamo in questo edificio nazionale e storico per farci guidare dalla saggezza del patriarca. Abbiamo parlato di come far uscire il Libano da questa guerra distruttiva con proposte e possibili soluzioni sul tavolo. A riguardo abbiamo convenuto sulla necessità di sollecitare i Paesi del mondo a fare pressione su Israele perché fermi la sua aggressione contro il Libano”. Mikati ha poi detto di aver informato il cardinale di un incontro avuto con il presidente Nabih Berri e con il leader druso Walid Jumblatt dove si è parlato “della pericolosa e delicata circostanza che tutti stiamo attraversando senza eccezioni. Nella sua aggressione, il nemico israeliano non distingue tra un musulmano e un cristiano. Pertanto, abbiamo ritenuto nostro dovere nazionale, e dalla nostra posizione di responsabilità, invitare tutte le forze politiche a un incontro di dialogo, dal quale possiamo uscire con una posizione unitaria che esprima la nostra solidarietà reciproca, lasciando da parte le nostre differenze politiche”. Mikati ha sottolineato l’urgenza di “affrontare uniti ciò che minaccia la nostra esistenza” e esortato ad “eleggere un presidente della Repubblica in maniera consensuale, superando i rispettivi particolarismi, adesso che la patria è in grave pericolo. Salvarla richiede una posizione unita di coraggio”. Il patriarca Raï, ha osservato Mikati, “è a favore di qualsiasi incontro nazionale inclusivo, poiché è il momento di lavorare per salvezza”. “Ho percepito dal cardinale la motivazione e lo zelo per realizzare ciò che deve essere raggiunto prima che sia troppo tardi – ha concluso il primo ministro – Egli esorta tutti, cristiani e musulmani, a riunirsi per uscire da questa situazione con il minor numero di perdite possibile e incoraggia l’elezione di un presidente la cui priorità sarà quella di unire il popolo libanese”.

 

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