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Unione Europea: Comece, incontro Ordinariati militari dell’Ue a Bruxelles per discutere delle sfide della sicurezza e della promozione della pace

(foto Comece)

(foto Comece)

Come parte della sua missione di dialogo con le istituzioni europee, la Commissione degli episcopati cattolici dell’Ue (Comece) ha riunito a Bruxelles vescovi ed esperti degli Ordinariati militari dei paesi dell’UE per un incontro di due giorni (29-30 ottobre). Nel corso dell’incontro – si legge in un comunicato della Commissione – si sono discusse le “sfide attuali ed emergenti alla pace in Europa e nel mondo”. Nei dibattiti si è parlato della guerra di aggressione in corso della Russia contro l’Ucraina, della crescente violenza in Medio Oriente e delle crescenti tensioni globali. Scopo dell’incontro era anche quello di “promuovere il dialogo con i funzionari dell’Ue e della Nato, nonché con i rappresentanti nazionali del Comitato militare dell’Ue”.

Nel suo saluto, mons. Franz-Josef Overbeck, vescovo dell’ordinariato militare di Germania e vescovo delegato all’Assemblea della Comece, ha chiesto di sostenere l’Ucraina, affermando che “non stanno solo difendendo la loro patria, ma anche i valori europei di democrazia e pace giusta”. Nel corso dell’incontro si è sottolineato il “ruolo dell’UE nella promozione della sicurezza umana e di una pace giusta e duratura nel suo vicinato e nel mondo”. “Poiché le priorità politiche del nuovo ciclo istituzionale dell’UE sono caratterizzate dall’ambizione di rafforzare la cooperazione europea in materia di sicurezza e difesa – ha affermato il Segretario generale della Comece, padre Manuel Barrios Prieto -, l’Unione europea è anche chiamata a offrire al continente e al mondo una visione rinnovata di stabilità, giustizia e pace”. Alludendo alle parole iniziali della Dichiarazione Schuman, che sottolinea l’importanza di “sforzi creativi per la pace”, padre Barrios Prieto ha espresso la sua speranza che “l’Unione europea continuerà a essere un progetto di pace, un vero ponte e un pacificatore nel suo vicinato e nel mondo, impiegando appieno il suo potenziale per risolvere conflitti violenti, agendo come una forza unita, fiduciosa e integratrice nella ricostruzione di un’architettura globale di pace”. “Mentre l’Ue e i suoi Stati membri potrebbero dover impegnarsi in modo responsabile e collaborativo in materia di sicurezza e difesa in linea con i principi del diritto internazionale e gli standard etici – si legge nel comunicato – la Comece sottolinea che questi sforzi dovrebbero essere parte di un approccio integrale”. “Poiché la pace va oltre la sicurezza”, ha continuato il Segretario generale della Comece, “una strategia di pace europea completa dovrebbe promuovere allo stesso modo lo sviluppo umano integrale, la giustizia e la cura del Creato”. L’incontro ha anche esplorato come gli Ordinariati militari possano contribuire ai processi di costruzione della pace. La Comece sottolinea infatti che “con la loro missione unica, rimangono sul campo durante tutte le fasi di un conflitto, supportando i membri delle forze armate, pur rimanendo sensibili alle esigenze dei civili e promuovendo connessioni interculturali e interreligiose”. L’8 e il 9 febbraio 2025, si celebrerà a Roma il Giubileo delle forze armate, della polizia e delle forze di sicurezza. Mons. Overbeck ha incoraggiato gli Ordinariati militari europei ad accettare questo invito e ad unirsi al Papa nella preghiera per la pace nel mondo: “un appello a non mollare la ricerca di modi per porre fine alla violenza e raggiungere la riconciliazione”.

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