Quando lo sport abbraccia la solidarietà lancia un messaggio universale di pace. E’ stata presentata così la sedicesima edizione della “Corsa dei Santi” che si terrà il 1 novembre a Roma. 4.000 sono i runner iscritti, provenienti da 53 nazioni del mondo. La gara – è stato detto dai promotori dell’iniziativa nella conferenza stampa che si è tenuta questa mattina in Campidoglio, a Roma – si articolerà sulla classica distanza dei 10 chilometri e la partenza (il ritrovo per i runner è alle 8) e l’arrivo saranno in piazza Pio XII. Il percorso si snoderà lungo le strade del centro storico di Roma, toccando i principali luoghi di interesse della città, dal Colosseo ai Fori Imperiali, per concludersi in piazza San Pietro dove al termine dell’Angelus, Papa Francesco impartirà una benedizione.
Il progetto associato a questa edizione è promosso da Missioni Don Bosco e si intitola: “Subito in campo per ripartire”. Si può contribuire inviando un SMS solidale al numero 45594, attivo dal 28 ottobre al 5 novembre. Il progetto è destinato alla realizzazione di una infrastruttura sportiva a Leopoli, in Ucraina. Si prevede cioè la ristrutturazione di un campo di calcio del centro Don Bosco di Leopoli. La struttura sarà utilizzata dai circa 600 giovani, tra cui 70 bambini e ragazzi, accolti presso la casa famiglia Prokova, di età compresa tra i 6 e i 19 anni, orfani o minori sfollati dalle zone più colpite della guerra. A beneficiare del campo di calcio saranno anche 45 ragazzi che hanno subito lesioni agli arti a causa del conflitto. Don Daniel Antùnez, presidente di Missioni don Bosco: “Il 45594 non è solo un numero. Dietro quel numero ci sono delle persone, i volti di bambini e di ragazzi che chiedono un segno di speranza”.
Tra gli atleti di élite in gara, in campo femminile, spicca la presenza della primatista italiana di Maratona Sofia Yaremchuk, alla quale questa mattina in conferenza stampa, è stato simbolicamente consegnato il pettorale con il numero 1. Questa manifestazione – ha detto – è un messaggio di sport e solidarietà in un periodo così tragico che sta vivendo la mia ucraina e la mia Leopoli, città nella quale sono nata e sono cresciuta. Fa male sentire le cose terribili che sta vivendo il mio popolo a causa della guerra. E il pensiero va soprattutto ai bambini che hanno diritto di futuro, hanno diritto di vivere liberi e felici. Grazie allo sport possono crescere migliori perché lo sport apre porte e unisce le persone”. Con lei a presentare alla stampa la “corsa dei santi”, c’era anche Elisa Bortoli: “Ho accettato i partecipare a questa manifestazione – ha detto – perché lo sport veicola messaggio universale di pace, di fratellanza e uguaglianza. Purtroppo viviamo in un mondo di conflitti, molti dei quali ci siamo anche dimenticati. Ma c’è tantissima sofferenza. Credo che lo sport sia uno strumento fortissimo per cercare di rendere questo mondo migliore, a partire dal quotidiano”.