“Il problema è come fare perché il sacramento della Cresima non si riduca, in pratica, a una estrema unzione, cioè al sacramento della dipartita dalla Chiesa”. A lanciare il grido d’allarme è stato il Papa, nella catechesi dell’udienza di oggi, pronunciata in piazza San Pietro e dedicata al sacramento della Cresima. “Si dice che è il sacramento dell’addio – ha proseguito a braccio – perché una volta che i giovani la fanno se ne vanno e torneranno poi per il matrimonio, così dice la gente”. “Ma dobbiamo fare che sia il sacramento dell’inizio di una partecipazione attiva alla sua vita”, l’invito di Francesco: “È un traguardo che ci può sembrare impossibile vista la situazione in atto un po’ in tutta la Chiesa, ma non per questo dobbiamo smettere di perseguirlo. Non sarà così per tutti i cresimandi, ragazzi o adulti, ma è importante che lo sia almeno per alcuni che poi saranno gli animatori della comunità”. “Farsi aiutare, nella preparazione al sacramento, da fedeli laici che hanno avuto un incontro personale con Cristo e hanno fatto una vera esperienza dello Spirito”, il suggerimento del Papa: “Alcune persone dicono di averla vissuta come uno sbocciare in loro del sacramento della Cresima ricevuto da ragazzi”.