“Non dobbiamo perdere la speranza, il male non ha l’ultima parola, non è mai definitivo”. Lo ha detto il Papa, ricevendo in udienza il gruppo Proyecto Esperanza del Consiglio episcopale latinoamericano (Celam). “Per molte persone voi siete come gli angeli, e lo apprezzo davvero”, ha proseguito Francesco nel suo saluto in spagnolo: “Affidateli alla mano salda di San Giuseppe affinché questi nostri fratelli possano incontrare Gesù nella desolazione. Con lui arriveranno alla casa calda e sicura di Nazareth, dove vivranno il silenzio interiore e la gioia pacifica di essere accolti e perdonati nel seno della Santa Famiglia”.