“Caro Sauli Niinistö, sette mesi fa, insieme all’Alto rappresentante per la sicurezza, ti ho invitato a scrivere un rapporto su come migliorare la preparazione e la risposta civile e di difesa dell’Europa”. Lo ha dichiarato Ursula von der Leyen in una conferenza stampa tenutasi oggi a Bruxelles. “Nessuno è più attrezzato di te per fare il punto sulle sfide attuali e spianare la strada a un’Unione più preparata per shock e crisi future. Molti eventi di questi ultimi anni sono stati dei campanelli d’allarme. Le nostre vite sono state sconvolte da una pandemia; la guerra è tornata in Europa; e i fenomeni meteorologici estremi sono la nuova normalità a causa del cambiamento climatico”. L’Europa “si sta rendendo conto che le principali crisi degli ultimi anni non sono né isolate né transitorie. Al contrario, riflettono linee di faglia più profonde e cambiamenti geopolitici, climatici e tecnologici ‘tettonici’. Di fronte a questi cambiamenti dobbiamo fare di più. Dobbiamo cambiare la nostra mentalità. La preparazione deve diventare parte della logica di fondo di tutte le nostre azioni e affrontare l’intero spettro di minacce e rischi”. Von der Leyen ha poi portato alcuni esempi assai differente tra loro: il cambiamento climatico e il suo effetto sulle nostre vite, la disinformazione, le migrazioni forzate, gli attacchi informatici. “Un clic può spegnere le reti elettriche e far sprofondare intere città nel buio”, ha detto. Poi altri esempi di natura economica. Quindi i rischi alla sicurezza. “La guerra di Putin contro l’Ucraina è la più grande minaccia alla nostra sicurezza. Quest’anno, la spesa per la difesa della Russia sta per superare gli importi collettivi di tutti gli Stati membri europei messi insieme. Quindi dobbiamo intensificare i nostri sforzi, sapendo che prepararsi al peggio può aiutare a impedirne l’accadimento. Data la portata di queste sfide, dobbiamo lavorare più a stretto contatto e fare la differenza come europei”.
“Essere adeguatamente preparati per le minacce più gravi richiede di lavorare in un approccio di governo complessivo. Questo è il termine, caro Sauli, che stai usando nel tuo rapporto. Ciò significa la capacità di utilizzare in modo concertato e coordinato tutti gli strumenti e le risorse necessarie della politica pubblica. Ma ciò richiede anche un approccio della società nel suo complesso”. Il rapporto, consegnato alla Commissione guiderà, secondo quanto affermato da Von der Leyen, la politica dell’esecutivo nei prossimi anni.