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Bulgaria: Sofia, sei leader spirituali al convegno su religioni e comunità. Mons. Kavalenov, “molti esempi di collaborazione”

(Foto Diocesi di Nicopoli)

A Sofia si è svolto oggi il convegno “L’insieme delle religioni e delle comunità in Bulgaria – Dimensione pubblica e diplomatica”, organizzato dal ministero degli affari esteri bulgaro con la partecipazione di rappresentanti delle sei principali confessioni religiose in Bulgaria. Il forum ha lo scopo di far conoscere all’estero la Bulgaria come Paese, caratterizzato dalla tolleranza religiosa. La Chiesa cattolica è stata rappresentata da mons. Petko Valov, presidente della Conferenza episcopale, e mons. Strahil Kavalenov, vescovo di Nicopoli. “Il convegno riunisce leader e intellettuali dalle confessioni in Bulgaria per scambiare le opinioni su una delle questioni più attuali di oggi – ha detto nel suo indirizzo di saluto il vice ministro degli Esteri Elena Shekerletova –: la vita insieme, la concordia e la tolleranza come alternativa dello scontro e dei conflitti che oggi aumentano destando preoccupazione su un piano regionale e globale”.

Anche il patriarca bulgaro Danil ha inviato un suo messaggio nel quale rileva “la chiamata non solo a ‘sopportare’ il prossimo ma la chiamata di amarlo”. “La religione ha lo scopo di unire le persone e non di dividerle”, ha affermato il gran muftì della Bulgaria Mustafa Hadzi. Il presidente della Conferenza episcopale mons. Petko Valov ha descritto la comunità cattolica che conta circa 38mila persone e ha sottolineato che “i rapporti di buon vicinato sono tipici dei Balcani e in Bulgaria le confessioni religiose si incontrano, si parlano, dialogano, costruiscono rapporti di amicizia”. Nel suo rapporto mons. Strahil Kavalenov ha segnalato alcuni momenti chiave della collaborazione tra le comunità di fede e la tolleranza religiosa.

 

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