Domani sera, nella basilica di Monte Berico nella diocesi di Vicenza si terrà una veglia di preghiera ecumenica per la cura e la salvaguardia del creato. Alla veglia parteciperà anche il vescovo, mons. Giuliano Brugnotto assieme alle guide religiose non cattoliche delle Chiese Cristiane Ortodosse, Metodista e Valdese presenti nel territorio della diocesi berica. “Papa Francesco ci sta richiamando in tutti i modi ad amare la creazione”, ha detto mons. Brugnotto spiegando che “quando si ama qualcuno o qualcosa, si trovano modi creativi per tutelare e valorizzare quella realtà. Anche rispetto al creato abbiamo bisogno di re-inventare un modo di vivere la relazione, iniziando dalla quotidianità fino alle esperienze eccezionali. E’ molto significativo condividere questi momenti con i fratelli e sorelle di altre chiese cristiane: questo modo ci incoraggia, non ci fa sentire soli e ci dà il coraggio di osare passi nuovi”. “Ormai da alcuni anni la preghiera per la cura e la salvaguardia del creato è un appuntamento ecumenico che coinvolge tutta la diocesi”, ha detto don Matteo Zorzanello, direttore dell’ufficio di pastorale sociale e del lavoro; “probabilmente la forte sensibilità al creato, sviluppata in particolare negli anni duemila, ha contribuito nei credenti a sentire la necessità di sostenere le azioni per la salvaguardia e la cura dell’ambiente anche con la preghiera. Quest’ultima diventa anche lo spazio nel quale chiedere perdono per i diversi peccati legati all’ecologia che le attuali generazioni compiono”, ha aggiunto il sacerdote. “Non è marginale vivere questi momenti con tutti i nostri fratelli e sorelle cristiani: alcune chiese riformate e ortodosse hanno una grande sensibilità sul tema ecologico e possono contaminare positivamente le altre chiese sorelle”, ha spiegato don Gianluca Padovan, delegato per il Servizio diocesano per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso aggiungendo che “condividere momenti forti come sarà quello di venerdì sera permette di tessere legami sempre più stretti con le diverse chiese cristiane presenti in diocesi. Vediamo che da questi legami nascono relazioni profonde, di rispetto e amicizia, valori di cui oggi c’è particolare bisogno”.