In un’intervista rilasciata prima all’inizio del Sinodo, e rilanciata dall’ufficio comunicazione della Conferenza episcopale peruviana (Cep), il presidente dell’organismo, mons. Miguel Cabrejos, arcivescovo di Trujillo, presente a Roma, ha affermato che il processo sinodale che si è svolto negli ultimi due anni “può dare frutti molto importanti per compiere progressi decisivi nella sinodalità a tutti i livelli”. Per questo, ha spiegato, è necessaria una vera conversione alla sinodalità. “Un aspetto molto importante da affrontare al Sinodo sulla sinodalità è quello della formazione che permetterà di far fruttare i talenti ricevuti e di metterli al servizio di tutti. Il Santo Popolo di Dio non è solo l’oggetto, ma anche il soggetto corresponsabile della formazione alla sinodalità”. Tra i vescovi peruviani presenti al Sinodo, oltre a mons. Cabrejos, c’è anche mons. Lizardo Estrada, segretario generale del Consiglio episcopale latinoamericano e vescovo ausiliare di Cuzco. Mons. Estrada ha invocato la Vergine di Guadalupe, patrona dell’America Latina, durante il momento di preghiera e di invio dei padri e delle madri sinodali del Continente. “Affinché la Chiesa cresca nella comunione, nella partecipazione e nello spirito di missione, porta la nostra umile preghiera, la nostra umile supplica al tuo Figlio, affinché la presenti al Padre e non ci abbandoni”, l’invocazione letta durante l’incontro, organizzato dal Celam e sostenuto dalla Confederazione latinoamericana e caraibica dei Religiosi (Clar) e dalla Caritas del continente.