San Francesco d’Assisi: mons. Lorefice (Palermo), “la memoria del suo transito ci ridesta al nostro essere creature mortali”

“La memoria del transito di Francesco ci ridesta al nostro essere creature mortali, figli e fratelli/sorelle: creature, non Creatore, mortali non eterni; figli amati, non schiavi; fratelli/sorelle, non nemici catapultati nel mondo campo di battaglia. Fratelli e sorelle dell’unico Padre che ci affida la Terra come ‘Casa comune’ fraterna fragrante d’amore e di pace, come ‘Giardino fecondo’ con al centro l’albero sempreverde della Vita”. Così l’arcivescovo di Palermo, mons. Corrado Lorefice, nell’omelia dei Primi Vespri, presieduti in Santa Maria degli Angeli, stasera. Oggi, infatti, si sono aperte ad Assisi le celebrazioni per San Francesco Patrono d’Italia 2024 con la concelebrazione eucaristica nel “Transito di San Francesco”. “Fatti di terra, per ritornare in nuda terra, per essere plasmati dalle mani di Dio cittadini della nuova Creazione, della Casa comune trasfigurata. Anche noi, come Francesco, con Francesco”, ha aggiunto il presule.
In una riflessione che ripercorre le due spoliazioni di san Francesco, l’arcivescovo Lorefice ha aggiunto: “Su quanti oggi hanno dimenticato di essere creature mortali e seminano nella Casa comune guerre, divisione, odio, parole aggressive, distruzione e morte violenta, soprattutto dei piccoli e degli inermi, la memoria del luminoso Transito di Francesco, Fratello universale, verace testimone di Cristo e di un cammino di piena e autentica umanità, sia audace segno profetico di conversione di mentalità e di cambiamento di rotta per il bene dell’umanità, per il bene della Casa-Terra”.
Infine, l’esortazione: “San Francesco ha fatto la sua parte, Cristo ci indichi quale dev’essere la nostra come umili servitori della Chiesa, del mondo e della nostra Italia. Cristo Signore, Amore crocifisso, ci trovi, mossi dallo Spirito, docili, generosi, creativi e audaci”.

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