Salute mentale: Iss, gli animali come “terapia”, anche per la gestione dello stress e del trauma nei veterani

Aiutano a placare ansia e stress e contribuiscono a ridurre il rischio di malattie cardiovascolari e a facilitare i rapporti sociali. Gli animali da compagnia, con la loro presenza al nostro fianco, sono in molti casi dei catalizzatori di calma e benessere. Fanno ancora di più in supporto agli anziani nelle case di cura e ai minori vittime di abuso o bullismo, nella presa in carico nei disturbi dello spettro autistico, nelle psicosi, anche agli esordi, e nei disturbi neuromotori (malattia di Parkinson), grazie a una sorta di alleanza terapeutica che prende il nome di pet therapy o secondo una versione tecnica più moderna di Interventi assistiti con gli animali (Iaa). A fare il punto, in occasione della World Animal Day che ricorre domani, sono gli esperti del Centro di riferimento per le Scienze comportamentali e la salute mentale (Scic) dell’Istituto superiore di sanità (Iss). Il Centro, che ha partecipato nel 2015 alla redazione delle Linee guida nazionali per gli Iaa, ha contributo nel tempo anche alla redazione di diversi protocolli per il loro utilizzo in vari contesti. Recentemente, in collaborazione con lo Stato maggiore dell’Esercito, ha preso parte al progetto “Veterani in sella”, uno dei primi studi a livello europeo a focalizzarsi sulla salute mentale dei veterani, dal quale è emerso che la relazione con un cavallo può aiutare anche nella gestione dei disturbi da stress post-traumatico.
Lo studio, i cui risultati saranno pubblicati sul numero di gennaio febbraio 2025 della Rivista di psichiatria, ha evidenziato un effetto positivo della relazione con il cavallo sulla gestione dei disturbi stress-correlati e sulle difficoltà di adattamento conseguenti agli eventi traumatici vissuti, favorendo anche abilità relazionali interpersonali. Sono stati arruolati un gruppo di veterani per 9 mesi, durante i quali è stato effettuato un monitoraggio e una valutazione del benessere psico-fisico. I risultati hanno evidenziato miglioramenti nelle attitudini e nei comportamenti dei partecipanti (autonomia, fiducia nelle proprie capacità), ma anche nella gestione dell’ansia e nel superamento delle difficoltà interpersonali. Cane e cavallo gli animali più coinvolti: i primi per la salute mentale, i secondi per i disturbi motori.

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